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Il riflesso di Babinski nel neonato è una risposta “innata”, automatica, istintiva e temporanea e soprattutto fisiologica del piede del bebè a un preciso stimolo esterno. Compare fin dalla nascita in seguito alla stimolazione della pianta del piedino e consiste nell’estensione dell’alluce e delle altre dita. Nella maggior parte dei casi scompare entro i due anni, a seguito della maturazione del sistema nervoso. Se è assente o, al contrario, si mantiene anche dopo i 24 mesi, meglio parlarne con il pediatra perché potrebbe essere indice di qualche problema.
Babinski positivo: quando si manifesta
Il riflesso di Babinski nel neonato è un fenomeno del tutto normale, dovuto all’immaturità del sistema nervoso. Scatta quando la pianta del piedino viene massaggiata, toccata con un dito o strisciata con un oggetto dalla punta smussata, dal tallone verso le dita, e si manifesta con il sollevamento da parte del bimbo dell’alluce verso l’alto e con l’apertura a ventaglio delle altre dita. Compare immediatamente dopo la stimolazione e dura qualche secondo.
Nei primi mesi di vita, il riflesso di Babinski è assolutamente fisiologico e non deve destare alcuna preoccupazione. Anzi, è un segno che va tutto bene e che lo sviluppo neurologico del bambino sta procedendo normalmente, secondo le tappe necessarie.
Se, invece, questa risposta involontaria continua anche dopo i due anni, meglio rivolgersi al pediatra. Un riflesso di Babinski positivo nei bambini sopra i 24 mesi, infatti, potrebbe essere il campanello di allarme di problemi neurologici.
Cosa fare se è assente
Il riflesso di Babinski, insieme al riflesso di Moro e ad altri fenomeni, fa parte dei riflessi primitivi neonatali, ossia una serie di risposte automatiche e istintive che servono al bebè una volta nato. Gli permettono infatti di adattarsi velocemente nel passaggio dall’ambiente uterino molto protetto al mondo esterno, ricco di stimolazioni sensoriali. Potrebbero succedere però che questi riflessi siano assenti oppure ridotti. Le ragioni sono varie.
Innanzitutto, bisogna ricordare che ogni bambino è unico e che non in tutti i neonati il riflesso di Babinski si manifesta esattamente allo stesso modo e con la stessa intensità. Talvolta, l’estensione delle dita potrebbe essere lieve e magari essere poco riconoscibile agli occhi non esperti dei genitori. In alcuni casi, l’assenza del fenomeno potrebbe essere solo temporanea e legata a una situazione non preoccupante.
Va detto poi che nei neonati prematuri i riflessi, soprattutto nelle prime settimane, potrebbero essere meno sviluppati ed evidenti a causa dell’immaturità transitoria del sistema nervoso. In una piccola percentuale di bambini, invece, l’assenza del riflesso di Babinski potrebbe indicare una problematica da valutare con attenzione. Per questa ragione, è sempre meglio rivolgersi al pediatra che esaminerà la situazione e il da farsi.
Cause
Il riflesso di Babinski è una risposta involontaria, normalissima nei bambini piccoli perché è legata all’immaturità fisiologica del loro sistema nervoso, che non ha ancora sviluppato quelle strutture e connessioni necessarie per il controllo motorio volontario. Se dunque il bebè estende e allarga le dita quando viene massaggiato o toccato sulla pianta del piede non bisogna preoccuparsi.
Come gli altri riflessi primitivi, il riflesso di Babinski del neonato è un importante indicatore dello sviluppo del sistema nervoso e della funzionalità del midollo spinale: se è presente è un buon segno. Proprio perché fornisce informazioni molto importanti sullo sviluppo neurologico, i pediatri lo esaminano attentamente durante le visite di controllo.
Quando scompare
Il riflesso di Babinski si sviluppa già nel pancione, attorno alla 32ª settimana di gestazione, ma naturalmente non è facile rilevarlo durante le normali ecografie di controllo. Nei bambini nati a termini, in genere, può essere osservato già alla nascita e nei mesi successivi. Tra tutti i riflessi primitivi del neonato è quello che impiega più tempo a scomparire: in media rimane fino ai 12 mesi di età, ma in alcuni casi può persistere fino ai 24 mesi. Di solito, si riduce in modo graduale, fino a scomparire del tutto. La sua scomparsa indica che lo sviluppo neurologico si è affinato e continua la sua normale maturazione e che il bambino ha sviluppato il controllo motorio volontario.
Cosa significa se il riflesso di Babinski non scompare
Se il riflesso di Babinski è una risposta normale e positiva nei bambini sotto i 24 mesi, potrebbe non esserlo nei bambini più grandi e negli adulti. In questi casi, infatti, il riflesso deve essere assente oppure dovrebbe verificarsi una flessione dell’alluce invece della sua estensione. Un riflesso di Babiski positivo dopo i due anni potrebbe segnalare la presenza di problematiche al sistema nervoso.
Foto di copertina di Kelin via Pexels
In breve
Il riflesso di Babinski è una risposta automatica e normale nei neonati e nei bambini piccoli, legata alla fisiologica immaturità del sistema nervoso. Consiste nell’estensione dell’alluce e delle altre dita in seguito alla stimolazione della pianta del piedino. In genere, scompare spontaneamente fra i 12 e i 24 mesi. Se persiste dopo i due anni, meglio richiedere un consulto del pediatra perché potrebbe segnalare un problema neurologico.