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Il rischio di otite ricorrente si riduce con l’allattamento al seno, secondo uno studio dell’università del Texas (Stati Uniti). Gli esperti hanno analizzato 367 bebè: è emerso che negli ultimi anni la frequenza dell’otite media si è ridotta dal 18 al 6% nei piccoli di tre mesi, dal 39 al 23% in quelli di sei, dal 62 al 46% nei bambini di un anno.
Anche più vaccinazioni e meno fumo
Vero è che anche la diffusione dei vaccini (per esempio, antinfluenzale e antipneumococcico) e la riduzione del vizio del fumo tra le madri hanno contribuito al calo dei casi. Inoltre, però, i ricercatori hanno constatato che il rischio di otite ricorrente si riduce con l’allattamento al seno. Al contrario, le frequenti infezioni delle vie respiratorie superiori sono risultate un fattore di rischio.
Frequente fino a 3 anni
L’otite media acuta colpisce il 90% circa dei piccoli almeno una volta nei primi tre anni di vita. Nel 50% dei casi circa tende a recidivare. Il bambino piccolo è predisposto per ragioni anatomiche: le tube di Eustachio (i condotti che mettono in comunicazione l’orecchio medio con la gola) non si sono ancora verticalizzate, la conformazione del cranio è tale per cui l’orecchio medio si trova pressoché allineato al rinofaringe, perciò la deglutizione e l’utilizzo del succhietto “spingono” le secrezioni infette dal naso verso la cassa del timpano. A ciò, in alcuni bambini si associa una condizione chiamata “diatesi tubercolinica”: è caratterizzata da freddolosità, sistema immunitario immaturo e predisposizione a produrre maggiori quantità di muco.
Troppi antibiotici
Troppo spesso per l’otite media acuta si ricorre a terapie antibiotiche, anche quando non necessario: è dimostrato, infatti, che la maggioranza dei casi si risolve spontaneamente dopo 48-72 ore. Un uso oculato dei farmaci permetterebbe di contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, che rischia di compromettere l’efficacia terapeutica. Anche identificare i fattori preventivi aiuterebbe a evitare l’abuso di farmaci. Per questo è fondamentale sapere che il rischio di otiti ricorrenti si riduce con l’allattamento al seno.
Importante la prevenzione
Altri fattori da ridurre sono: fumo passivo, uso del succhietto, frequenza prolungata dell’asilo. Misure protettive sono invece: immunoprofilassi con il vaccino antinfluenzale, supplementazione con vitamina D, detersione quotidiana delle fosse nasali con soluzione fisiologica.