Argomenti trattati
C’è purtroppo anche l’otite tra i disturbi che possono colpire il neonato, soprattutto al mare, a contatto con l’acqua. La lunga esposizione all’acqua e all’umido sono, infatti, le cause principali, ma non uniche, di questa fastidiosa malattia.
Occhio alle infezioni
Quando il neonato ha l’otite è sempre meglio farlo visitare subito dal pediatra, per risalire alle cause ed evitare che una banale infezione finisca con il compromettere seriamente l’udito del bambino, senza somministrare farmaci a caso, né utilizzare bastoncini di cotone se è presente il cerume, perché così non si fa altro che spingerlo più in profondità lesionando il timpano; piuttosto potrebbe essere consigliato effettuare dei lavaggi con acqua tiepida.
Al mare è più comune l’otite esterna
Esistono tre tipi di otite (interna, media, esterna), ma in estate e al mare è più probabile che il neonato sia colpito da otite esterna, ossia l’infezione del condotto uditivo provocata spesso da prolungate immersioni in acqua che forniscono un terreno favorevole ai germi per proliferare. Altra causa frequente del disturbo possono essere le azioni di pulizia delle orecchie eseguite con troppa energia e che provocano lesioni alla pelle del condotto uditivo, molto sottile e delicata.