Neonati: QI più basso se esposti a sostanze chimiche in utero?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/03/2015 Aggiornato il 12/03/2015

Se durante la gravidanza la mamma è esposta a sostanze chimiche, il bambino potrebbe avere un QI più basso della media. Ecco di quanto

Neonati: QI più basso se esposti a sostanze chimiche in utero?

Sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano quanto lo stile di vita adottato durante la gravidanza possa influire sulla salute futura del bambino. L’ultimo è stato condotto negli Stati Uniti e rivela addirittura che l’esposizione prenatale a certe sostanze chimiche potrebbe ridurre il QI, ossia il quoziente intellettivo, del bambino nei primi anni di vita.

Analizzate oltre 300 donne incinte

La ricerca è stata realizzata da un team di ricercatori americani della Columbia University,  pubblicata sulla rivista scientifica Plos One. Ha riguardato 328 donne incinta. Tutte sono state seguite durante l’intero arco della gravidanza e sono state invitate a rispondere a un questionario sullo stile di vita condotto. In particolare, è stato chiesto loro se facessero uso oppure fossero esposte abitualmente a sostanze chimiche. Una volta nati i bambini, i ricercatori hanno monitorato anche la loro salute. Inoltre, al compimento del settimo anno di vita li hanno sottoposti a un test per la misurazione del QI. Lo scopo era capire quale relazione ci fosse fra i comportamenti della mamma durante la gestazione e le condizioni del figlio.

Attenzione agli ftalati

Analizzando tutti i dati raccolti, gli esperti hanno scoperto che l’esposizione a sostanze chimiche durante la vita intrauterina può avere effetti deleteri sullo sviluppo dei piccoli. In particolare, è risultata nociva l’esposizione agli ftalati, sostanze chimiche prodotte dal petrolio che vengono aggiunte alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Si trovano in molti prodotti, dai serramenti in PVC ai contenitori in plastica, dalle gomme ai cosmetici. Se presenti in quantità superiori a quelle previste per legge possono essere tossici, in particolare per la riproduzione e per i bambini, quando masticati o succhiati per lunghi periodi.

Il quoziente intellettivo può ridursi fino a sette punti

La nuova ricerca svela che gli ftalati possono essere dannosi anche nelle donne in gravidanza. Infatti, si è visto che i figli nati da mamme che durante il primo trimestre di gestazione sono state esposte ad alte concentrazioni di due ftalati – il butilbenzilftalato (BBzP) e il dinbutilftalato – a sette anni avevano un QI inferiore fino a sette punti rispetto ai coetanei nati da donne che nei nove mesi non sono state esposte a queste sostanze. Si tratta di una riduzione significativa del quoziente intellettivo, che potrebbe avere ripercussioni importanti sul rendimento scolastico e cognitivo negli anni successivi.

 

 

  

da sapere

CHE COS’È IL QI

Il QI è un punteggio ottenuto tramite test ad hoc in grado di misurare lo sviluppo intellettivo di una persona. Sembra che possa essere correlato allo stato sociale dei genitori.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti