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Chi pensa che nei primi mesi di vita i bambini si comportino allo stesso modo, indifferentemente dal sesso di appartenenza, e che le differenze di genere compaiano solo con il passare degli anni, forse, dovrà ricredersi. Secondo un recente studio condotto da un team di ricercatori londinesi, della City University London e dell’Ucl (University College London), pubblicata su Infant and Child Development Child Development, infatti, a nove mesi maschi e femmine hanno già idee molto chiare e diverse, perlomeno in fatto di giochi per bambini.
Lo studio inglese
La ricerca ha coinvolto in totale 101 bambini londinesi di età compresa fra i 9 e i 32 mesi, che frequentavano quattro asili multiculturali della capitale britannica. I ricercatori li hanno divisi in tre gruppi, in relazione alla loro età: il primo comprendeva bimbi fra i 9 e i 17 mesi, il secondo bimbi dai 18 ai 24 mesi e il terzo bimbi dai 24 ai 32 mesi. In un primo momento, i piccoli partecipanti sono stati osservati mente svolgevano normali attività. In particolare, gli studiosi hanno cercato di capire con quali giochi giocassero e come. In un secondo momento, gli autori hanno messo una serie di giochi per bambini a portata di tutti e hanno invitato i piccoli a giocare con quelli che preferivano. Lo scopo era capire se i due sessi avessero un approccio diverso all’attività ludica fin dalla primissima infanzia.
Le bimbe amano anche i giochi dei maschi
L’analisi dei risultati ha confermato che, in effetti, maschi e femmine di pochi mesi hanno attitudini di gioco differenti. Nel gruppo dei piccoli, è emersa una preferenza per i giochi abitualmente associati al genere di appartenenza: le bimbe, cioè, gradivano intrattenersi soprattutto con bambole, pentolini e altri oggetti della cucina, mentre i maschietti con palle e macchinine. A sorpresa, però, queste differenze non erano presenti negli altri gruppi. Le bimbe più grandi, infatti, amavano giocare anche con i giochi dei loro coetanei maschi, mentre i maschi continuavano a giocare maggiormente con gli oggetti che nell’immaginario collettivo appartengono al loro genere.