Giornata mondiale del neonato prematuro: 40 mila all’anno

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/11/2012 Aggiornato il 15/11/2012

Il 17 novembre è la Giornata mondiale del neonato prematuro. Si tratta di un'occasione per garantire il diritto alla salute e l'assistenza ai genitori

Giornata mondiale del neonato prematuro: 40 mila all'anno

 

Sabato 17 novembre è la Giornata mondiale del bambino prematuro e la Sin, Società italiana di neonatologia, evidenzia che al progresso scientifico deve corrispondere una maggiore responsabilità sociale in tema di prevenzione, procreazione e assistenza sanitaria.

Neonati fragili

Oggi, l’attenzione dei neonatologi è particolarmente rivolta ai nati pretermine (prima delle 28 settimane). Si tratta di neonati molto fragili, che hanno bisogno di cure intensive specifiche che ne garantiscano la sopravvivenza e riducano patologie e disabilità permanenti. Infatti, all’aumento di nascite pretermine si associa un aumento di disabilità, come quelle respiratorie, neurosensoriali, comportamentali, più o meno gravi. In più c’è il problema dei costi delle cure: per ogni prematuro sopravvissuto, i costi oscillano tra i 100 e i 300 mila euro a seconda della patologia che presentano, cui vanno poi aggiunti i costi per le eventuali complicanze a distanza che possono verificarsi (riabilitazione, sostegno scolastico ed eventuale terapia dell’handicap).

40 mila neonati prematuri l’anno

“Ogni anno in Italia 40 mila neonati (6,9% dei nati vivi) nascono pretermine, prima cioè della 37ª settimana di gestazione – sottolinea  Costantino Romagnoli, presidente della Sin -. La maggior parte nasce dopo la 32ª settimana. La mortalità neonatale dei pretermine è di poco superiore al 10%, ma la quota principale è rappresentata dai neonati pretermine con età gestazionale inferiore alle 30 settimane. I sopravvissuti sono spesso gravati da disabilità più o meno gravi, inversamente proporzionali all’età gestazionale. Si tratta di un fenomeno in crescita, diventato un problema di salute pubblica, che deve essere considerato in termini di prevenzione, cura e assistenza e che induce a riflettere sull’inizio vita in modo sempre più responsabile”.

Diversi fattori

L’aumento della prematurità è dovuto a diversi fattori: ipertensione, diabete e infezioni in gravidanza, gravidanze a rischio, età della gestante. A giocare un ruolo determinante c’è anche l’assenza di prevenzione, il ricorso alla procreazione medicalmente assistita e gli stili di vita scorretti (alcolismo, tabagismo, uso di droghe).

Combattere anche con la prevenzione

“La medicina – continua il presidente della Sin – è in grado di prevenire in molti casi i parti pretermine, ma educare alla prevenzione è determinante per difendere la qualità della vita e ridurre i costi della spesa sanitaria”. La Sin, nel 2010, ha contribuito alla realizzazione del “Manifesto dei diritti del bambino nato prematuro” promosso dall’associazione Vivere onlus. “Stiamo lavorando – prosegue il professor Romagnoli – per rendere la totalità dei punti nascita italiani, e le annesse Unità di terapia intensiva neonatale, non solo a misura di bambino ma anche a misura di famiglia, favorendo la vicinanza dei genitori ai loro piccoli 24 ore su 24, utilizzando tutti gli strumenti come il rooming in, sognando la realizzazione delle Family Room. I neogenitori devono essere coinvolti e supportati a prendersi cura, insieme ai medici, del neonato già all’interno dell’ospedale e fino all’età di 6-8 anni, con l’intervento del pediatra di famiglia”.

In breve

Sempre più prematuri, ecco perché

Secondo i più recenti dati della Società italiana di neonatologia i neonati prematuri raggiungono in Italia quota 40 mila ogni anno. Si tratta di un fenomeno in crescita dovuto prevalentemente a un’età gestazionale sempre più alta, all’adesione a stili di vita poco salutari (ricorso ad alcol, tabagismo e uso di droghe) e al ricorso sempre più frequente alla procreazione medicalmente assistita.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Beta basse nei primi giorni dopo il concepimento

16/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Nelle primissime settimane di gravidanza, salvo diversa indicazione medica, non ha alcun senso continuare a sottoporsi di propria iniziativa al dosaggio delle beta perché il risultato da un lato non è predittivo del futuro della gravidanza dall'altro quasi sempre crea inutile allarme.   »

Sanguinamento dopo il pap test nel primo trimestre di gravidanza

16/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'esecuzione del pap test, la comparsa di piccole perdite di sangue anche associate a fitte al basso ventre non deve allarmare e non richiede di rivolgersi al pronto soccorso. In genere, la situazione si risolve nell'arco di 48 ore.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Fai la tua domanda agli specialisti