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Tutti i genitori alle prese con bambini piccoli almeno una volta si sono posti la seguente domanda: ma perché devono mettersi in bocca tutto ciò che capita loro sotto mano? Semplice: potrebbe trattarsi di un istinto innato. Lo suggerisce uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani e francesi, dell’istituto di Scienze Cognitive di Bron (in Francia), pubblicato sulla rivista scientifica Pnas.
L’ipotesi di partenza
Gli studiosi sono partiti dalle conclusioni di un’altra ricerca relativa alle scimmie. Essa aveva dimostrato che nel cervello dei nostri “antenati” è presente un circuito nervoso, chiamato giro precentrale sensormotorio, che controlla il movimento di alzare la mano e portarla alla bocca. Gli esperti si sono chiesti se questo stesso circuito sia presente anche nei bambini e negli esseri umani in generale.
Come è stato condotto lo studio
Lo studio ha riguardato 26 persone che dovevano essere sottoposte a un intervento chirurgico alla testa per motivi differenti. In tutti, gli autori hanno stimolato il giro precentrale sensormotorio. Ebbene, a questa stimolazione sono seguiti due gesti involontari: i pazienti inconsciamente hanno alzato il braccio e aperto la bocca. Gli studiosi hanno spiegato che se questi gesti non fossero innati non potrebbero essere indotti in tutte le persone solamente stimolando la stessa aree cerebrale.
Già nel pancione
I ricercatori hanno concluso che probabilmente alcune aree cerebrali si sviluppano molto presto, ancora prima che i bambini vengano al mondo, fin dal primo trimestre di gravidanza. Una di queste è quella che controlla l’atto di portarsi tutto alla bocca. Forse è un’eredità derivata delle scimmie, che fin da piccole devono cercare di sfamarsi da sole.