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Agli occhi di mamma e papà, i bebè appaiono come creature speciali e intelligentissime fin dalla nascita. Anche loro, però, per quanto innamorati, non possono negare che nei primi mesi le capacità dei bambini siano limitate. Eppure, dopo solo 90 giorni di vita lo sviluppo del cervello del bambino ha già raggiunto un traguardo importante: è grande la metà di un organo adulto. Questa, perlomeno, è la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un team di ricercatori statunitensi, dell’università di San Diego, pubblicato sulla rivista Jama Neurology.
Analizzati più di 80 neonati
La ricerca ha riguardato 84 bambini. Tutti sono stati sottoposti a diverse risonanze magnetiche cerebrali a partire dai due giorni di vita. Lo scopo era capire meglio come e a quale ritmo avviene lo sviluppo del cervello del bambino nelle prime settimane di vita.
A tre mesi il cervello è grande la metà di uno adulto
Dall’analisi dei risultati è emerso che a dispetto di quanto pensino in molti lo sviluppo del cervello del bambino è molto rapido. Infatti, mediamente, alla nascita il cervello ha un volume di 341 centimetri cubi, mentre a tre mesi il volume è pari a 558 centimetri cubi. Considerando che il cervello di un adulto ha un volume compreso fra i 1.000 e i 1.300 centimetri cubi, significa che il cervello di un bimbo di tre mesi ha dimensioni importanti: è grande all’incirca la metà di un organo maturo.
Il ritmo di crescita giornaliero
Non solo. Gli studiosi hanno visto che nei primi 90 giorni di vita il cervello aumenta dell’1% circa ogni giorno, mentre superato questo periodo, la crescita rallenta, assestandosi intorno allo 0,4% giornaliero. È nelle prime settimane, dunque, che si completa gran parte della maturazione.
Che cosa succede nei prematuri
Infine, l’osservazione delle oltre 200 risonanze magnetiche cerebrali effettuate ha svelato che nei bambini prematuri il cervello segue uno sviluppo diverso. Basti pensare che nei piccoli che nascono con una sola settimana di anticipo rispetto al termine previsto, il cervello è più piccolo addirittura del 5% rispetto alla media. È vero che il gap si riduce velocemente, ma comunque a tre mesi di vita è presente una differenza significativa, pari al 2%. “Questo potrebbe voler dire che far nascere prematuramente un bambino può avere implicazioni nello sviluppo neurologico” hanno spiegato gli esperti. Ovviamente, più la nascita avviene in anticipo e più le differenze di dimensione del cervello sono significative.