Guarda meno la mamma
I sei mesi di vita coincidono spesso con il periodo dello svezzamento, che implica anche un cambiamento psicologico molto importante per il bambino, in quanto con il passaggio dal latte ai cibi nuovi comincia ad attenuarsi quel legame che si era instaurato con l’allattamento. Anche se il bambino è ancora allattato, guarda meno la mamma ed è invece più attento al mondo circostante: questo proprio perché inizia a uscire dalla fase “simbiotica” con la mamma per andare, in maniera progressiva, verso una maggiore autonomia dalla mamma, che è la sua principale figura di riferimento. Anche nel gioco si possono notare segnali in questo senso: quando il bambino gioca con gli oggetti, facendoli cadere, sperimenta un distacco dal gioco stesso, anche se poi lo cercherà di nuovo.
Si mette il dito in bocca
A sei mesi il piccolo talvolta si mette il dito in bocca per consolarsi: se ripete questo gesto solo in alcune occasioni, per esempio la sera prima di addormentarsi o durante il giorno in momenti critici (per esempio, durante la pappa), è meglio non reprimere questo comportamento né preoccuparsi in maniera eccessiva, perché il “vizio” scomparirà con la crescita, intorno ai due-tre anni. In ogni caso, non bisogna arrabbiarsi, ma mostrarsi “distaccati” rispetto al suo comportamento: diversamente, il piccolo potrebbe accentuarlo. Per scoraggiarlo dal mettersi il dito in bocca, è utile piuttosto cercare di distrarre il piccolo: per esempio, se lo fa alla sera gli si può dare il latte nel biberon, in quanto con la suzione in genere i bimbi si rassicurano molto.