Comincia a esplorare il mondo anche con le mani
Iniziano a svilupparsi i movimenti fini delle mani, cioè la capacità del piccolo di utilizzare anche le dita. Anche se i movimenti sono ancora abbastanza grossolani, il piccolo comincia a esplorare il mondo non solo con lo sguardo ma anche con il tatto: per esempio, alza la mano se vede un oggetto nel suo campo visivo e guarda alternativamente ora l’oggetto, ora la sua mano, anche se non c’è ancora un movimento finalizzato; in alcuni casi prova anche a diminuire gradualmente la distanza tra la mano e l’oggetto fino a toccarlo.
Sorride se qualcuno gli sorride
Il bambino piange meno di prima: inizia, infatti, a usare modalità comunicative diverse dal pianto, come le espressioni del viso. Per esempio, manifesta l’espressione dubbiosa, corrucciata, dispiaciuta o quella che preannuncia il pianto. Sa interagire meglio con le persone: sorride quando qualcuno gli sorride e sa ridere di gusto. Anche il gioco facilita l’interazione con il bambino, che mostra sempre più interesse per l’ambiente esterno. Questo indica che il piccolo sta iniziando a uscire da una fase di simbiosi con la mamma. C’è quindi un primo “distacco” dalla figura materna e una prima percezione del resto del mondo che prima era ignorato.
La maggiore interazione con il mondo è motivata anche da un miglioramento visivo netto: ora il bambino vede tutti i colori.
Comincia a ripetere i suoni più semplici.