Probiotici per le coliche del bebè

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/03/2014 Aggiornato il 10/03/2014

Uno studio italiano conferma l’efficacia dei probiotici per risolvere i disturbi gastrointestinali dei neonati

Probiotici per le coliche del bebè

Pur trattandosi di un disturbo benigno, che generalmente scompare entro il quarto mese di vita, le coliche che colpiscono tanti neonati sono un vero incubo per molte neomamme. La somministrazione di probiotici durante i primi primi tre mesi sembrerebbe migliorare la situazione, riducendo il rischio di coliche, ma anche di rigurgito e stipsi (i cosiddetti disturbi gastrointestinali minori) nei neonati allattati al seno o con latte in formula.
 A sostenerlo è uno studio italiano pubblicato su Jama Pediatrics da ricercatori dell’Università Aldo Moro di Bari guidati da Flavia Indrio.

Il ruolo dei probiotici

I medici hanno verificato l’efficacia di Lactobacillus reuteri Dsm 17938, aggiunto per via orale nel primo trimestre di vita, su un campione di 554 neonati in nove diversi centri pediatrici in tutta Italia. Secondo la ricercatrice Flavia Indro, il ruolo dei probiotici sarebbe quello di favorire la maturazione dei batteri del tratto digerente, eliminando così gli spasmi addominali che provocano il dolore e i pianti. I bambini con coliche molto forti, inoltre, hanno una maggiore probabilità di sviluppare disturbi di natura allergica in età pediatrica e i probiotici potrebbero ridurre questo rischio.

Stress e preoccupazione per tutta la famiglia

Coliche del lattante, reflusso acido e costipazione sono i disturbi gastrointestinali più  comuni che inducono i genitori a ricorrere al pediatra e ad andare a Pronto Soccorso durante i primi sei mesi di vita del bebè, oltre a rappresentare una causa importante di stress per tutta la famiglia e di perdita di giornate di lavoro. Secondo lo studio, con la semplice terapia del probiotico si potrebbe anche risparmiare in media 193 euro a bambino, 88 sostenuti dai genitori e 105 dal Servizio sanitario nazionale.

 

In breve

COLICHE: NE SOFFRE UN neonato SU QUATTRO

Secondo i dati del recente congresso mondiale Rutas Pediatricas, le coliche colpiscono più del 25 per cento dei neonati al di sotto dei tre mesi e uno su sei necessita del consulto di uno specialista per porre fine a crisi di pianto, notti insonni e spasmi addominali.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti