Il bambino comincia a muovere le manine verso un piccolo oggetto che riesce a vedere, però non è ancora in grado di afferrarlo. Il pianto inizia ad assumere una connotazione più psicologica e, in alcuni casi, può indicare un bisogno di attenzione. Anche in assenza del volto della mamma, si può vedere che, sentendo la sua voce, il piccolo si calma perché capisce che gli presta attenzione e questo gli infonde grande sicurezza. In genere, al secondo mese di vita la mamma è già in grado di capire perfettamente, in base al tipo di pianto, di che cosa il bambino ha bisogno, se cioè piange perché ha fame o perché vuole le coccole. Intorno a quest’epoca il bambino emette suoni per il puro piacere di ascoltarli. Solo poco per volta imparerà a controllarli. I suoni sono comunque più ricchi e intensi rispetto al primo mese e preannunciano i primi vocalizzi che precedono le prime parole.
Capacità del neonato – 2°mese
A cura di “La Redazione”
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Le capacità motorie del neonato migliorano già al secondo mese di vita
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