Argomenti trattati
Per molto tempo, si è osservata la stessa procedura in tutti i parti ovvero far assumere al neonato determinate posizioni (sotto la placenta) perché il sangue del cordone ombelicale, e il ferro in esso contenuto, passassero al neonato. In realtà, recenti studi hanno dimostrato che il ferro per il neonato risulta sufficiente se solo si attendono due minuti prima di tagliare il cordone senza dover confidare solo sulla forza di gravità (che pare non incidere in questo passaggio).
Nessuna posizione speciale
Una delle regole-prassi del momento del parto è sempre stata quella di lasciare il neonato in una determinata posizione (scomoda per il neonato e per l’ostetrica) affinché il ferro per il neonato passasse in quantità adeguata. In questo modo, si ritardava il momento in cui il bebè veniva appoggiato sul ventre e sul petto della mamma.
Importante il contatto precoce
Alla luce di queste nuove scoperte sul ferro per il neonato, il contatto del bebè con la mamma può avvenire immediatamente quando il bambino è ancora attaccato al cordone. E il tutto con grandi benefici sia per il neonato sia per la mamma. Infatti, il contatto precoce tranquillizza il bebè dopo l’evento traumatico della nascita e favorisce un legame immediato con la neomamma, rassicurandola e sollevandola anche da molte ansie. Sentire subito dopo il parto, l’istinto materno di protezione e la pelle del proprio bimbo, infatti, ha un forte potere terapeutico sullo stato emotivo provato della donna. E, dal punto di vista del neonato, ascoltare da vicino i battiti del cuore e il respiro della mamma è l’ideale e dolce continuazione con l’avventura nel grembo materno. Oltre a essere appoggiato, il neonato potrà essere immediatamente avvicinato al seno per trovare la strada verso il capezzolo. Ovviamente dal seno non uscirà ancora il latte (si dovrà aspettare la montata), ma si stimolerà comunque la produzione di colostro e la familiarità del piccolo con la suzione (allenata già nell’utero).
La ricerca pubblicata su Lancet
A sfatare, dunque, il mito del passaggio di ferro da mamma e neonato con posizioni particolari del bambino, è stata una ricerca argentina che ha coinvolto un campione di circa 400 neonati ed è stata pubblicata sulla rivista Lancet. I ricercatori, guidati da Nestor Vain, esperto della Fondazione per la salute materna e infantile (Fundasamin) di Buenos Aires, hanno dimostrato attraverso l’analisi dei dati raccolti, che per garantire il passaggio del sangue dalla placenta al bambino, non è necessario che quest’ultimo sia posto in determinate posizioni ma è sufficiente attendere due minuti prima di tagliare il cordone ombelicale. Lo studio si è svolto pesando i neonati, subito dopo la nascita e subito dopo il taglio del cordone. Per l’esattezza, 197 bambini tenuti sotto il livello della placenta (secondo linee guida di 35 anni fa) e 194 neonati appoggiati subito sul grembo della mamma. E ciò ha dimostrato che non vi è alcuna differenza nella quantità di sangue trasferitosi da placenta al bebè.