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Secondo una ricerca americana i bambini nati prematuri rischiano gravi problemi alla salute a causa dell’esposizione agli ftalati, tra cui appunto il Dehp, presente in alte concentrazioni nei dispositivi medici di plastica utilizzati nelle unità di terapia intensiva per la cura dei nati pretermine. A lanciare l’allarme è uno studio coordinato da Eric Mallow della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, pubblicato sul Journal of Perinatology.
Una sostanza altamente pericolosa
Al momento i test di laboratorio hanno rilevato che questa sostanza potrebbe essere correlata a difetti riproduttivi e di fertilità, effetti negativi che di solito vengono associati alla categoria degli ftalati che, tra l’altro, potrebbero causare problemi allo sviluppo di polmoni, occhi e cervello. Gli studi più recenti li hanno messi in correlazione con il rischio di asma per i bambini e, se a essere in contatto con queste sostanze sono le donne in gravidanza, con l’aumento della possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2 e, per le donne, con una possibile accelerazione della menopausa. Dal nuovo studio emerge che cannule a contatto con il corpo e tubicini per respirare possono esporre soprattutto i bambini prematuri, particolarmente fragili, a quantità di Dehp superiori ai livelli considerati sicuri.
Dove si trovano gli ftalati
Gli ftalati sono esteri dell’acido ftalico, sostanze chimiche derivate dal petrolio che vengono comunemente utilizzate per la creazione di una notevole quantità di prodotti, in particolare di natura cosmetica come profumi e deodoranti. Da poco è stato deciso il divieto di utilizzo degli ftalati nella preparazione di giocattoli e prodotti per l’infanzia come i biberon. Il Dehp, in particolare, è usato per produrre le plastiche in pvc, rendendole più soffici e flessibili, ma nei test in laboratorio sugli animali si è visto che può causare infertilità.
In America è già stato bandito
In Europa il Dehp è stato classificato come sostanza potenzialmente cancerogena, mentre negli Stati Uniti alcune aziende l’hanno già messo al bando. Questa sostanza può però risultare presente in molti prodotti, dato che la posizione sugli ftalati non è definitiva. La Francia dal prossimo anno sarà il primo Paese europeo a mettere al bando l’utilizzo di Dehp nella produzione di tubicini e cannule impiegate nelle unità pediatriche, neonatali e di maternità.