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Manca il latte materno per i bimbi prematuri, e proprio per questi piccoli pazienti delle terapie intensive neonatali è nato un progetto solidale che interessa due regioni italiane: Piemonte e Valle d’Aosta. È stato firmato, infatti, l’accordo, primo in Italia tra la Città della salute e della scienza di Torino – con la Neonatologia dell’Università di Torino, diretta dal professor Enrico Bertino – e l’ospedale Beauregard di Aosta – con la neonatologia diretta dal dottor Cesare Arioni – che stabilisce la possibilità di esportare dalla Neonatologia di Aosta il latte donato alla Banca del latte di Torino.
Il progetto “salvavita”
Nello specifico la neonatologia del Beauregard si occuperà della raccolta del latte offerto dalle mamme donatrici, della sua conservazione temporanea e del trasporto alla Banca del latte donato di Torino, che ha sede presso l’ospedale infantile Regina Magherita, il tutto nel più rigoroso rispetto dei principi di sicurezza e delle raccomandazioni delle recenti linee di indirizzo del ministero della Salute.
Il latte materno donato non è mai troppo
Per i bimbi nati prima del termine ricoverati in terapia intensiva, il latte materno è un vero e proprio “salvavita”, purtrppo però può non essere disponibile, almeno nel primo periodo dopo il parto. “Nonostante le numerose donatrici di latte materno, la Banca del latte umano donato dell’ospedale Regina Margherita della Città della salute e della scienza si trova frequentemente in difficoltà nella fornitura di quantità di latte, in primis per i piccoli prematuri delle terapie intensive neonatali dell’azienda, dove nasce la grande maggioranza dei gravi prematuri del Piemonte” spiega Bertino, “da qui l’idea del progetto nato in collaborazione tra le due neonatologie e i genitori”.
Un’alleanza all’insegna della generosità
La Banca del latte di Torino si occuperà del trattamento del latte secondo le più moderne tecnologie; quello necessario ritornerà ai prematuri valdostani, la quantità in eccesso rispetto alle richieste del reparto di patologia neonatale dell’ospedale di Aosta resterà a disposizione dei prematuri delle terapie intensive torinesi, in una generosa alleanza tra le due regioni.