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L’efficacia della canguro-terapia nei bimbi nati prematuri è stata provata da innumerevoli studi. Tutti, però, avevano sempre preso in considerazione il brevissimo periodo. Per questo un gruppo di studiosi israeliani ha deciso di indagare gli effetti a lungo termine. I risultati della loro ricerca hanno svelato che effettivamente i benefici si protraggono negli anni.
A contatto con la pelle della mamma
La canguro-terapia è una pratica utilizzata frequentemente nei bambini prematuri. Consiste nel mettere il bebè nudo sul petto della mamma (o in alternativa del papà) a diretto contatto con la sua pelle calda. Il caldo “abbraccio” della mamma canguro offre una serie di indiscutibili vantaggi. Innanzitutto, facilita la regolazione della temperatura e del respiro del bambino. In secondo luogo ha effetti positivi sul piano psicologico e comportamentale. Per esempio, il bebè piange meno e sta più sveglio quando è a contatto con la pelle dei genitori. Inoltre, favorisce l’allattamento al seno e lo sviluppo neurologico e cerebrale. Senza dimenticare che aumenta la crescita e riduce il tempo di permanenza in terapia intensiva.
Uno studio durato dieci anni
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori della Bar – Ilan University di Israele e pubblicato sulla rivista Biological Psychiatry. Ha riguardato 146 bebè nati prematuri: metà di loro nei primi 14 giorni di vita sono stati sottoposti alla canguro-terapia, mentre metà sono sempre stati tenuti in incubatrice. Gli autori hanno seguito tutti i partecipanti fino al compimento dei 10 anni di età, sottoponendoli a regolari controlli.
Risultati incoraggianti
Ebbene, dall’analisi dei risultati è emerso che lo sviluppo dei bimbi che avevano avuto la possibilità di stare a diretto contatto con la pelle dei genitori nei primi 14 giorni di vita lo sviluppo era migliore rispetto agli altri bambini, sotto molti punti di vista. A 10 anni, in particolare, presentavano uno sviluppo psico-fisico più armonico, maggiore resistenza allo stress e migliori competenze cognitive e funzioni del sonno.