Marsupioterapia: prendi esempio da mamma canguro

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/09/2018 Aggiornato il 27/09/2018

La marsupioterapia consiste nel tenere il neonato contro il torace di un adulto, tramite l’utilizzo di specifici supporti in tessuto rinforzato. Molti i benefici per i piccoli

Marsupioterapia: prendi esempio da mamma canguro

La marsupioterapia si fonda sul principio secondo cui il modo migliore per favorire il contatto tra mamma e bambino è quello adottato dai canguri.    

L’importanza del contatto pelle-pelle

La marsupioterapia non è solo di un metodo comodo, naturale ed economico per trasportare i piccoli, ma anche di un modo per favorire un maggior contatto pelle-a-pelle tra mamma e bambino. “Portare” un bimbo piccolo significa farsi carico di lui, da tutti i punti di vista, sostenerlo nella crescita e muoversi insieme a lui. Nei Paesi anglosassoni si parla addirittura di “indossare” il bebè. I benefici della marsupioterapia non sono solo fisiologici (l’avvio dell’allattamento è più semplice e precoce), ma si manifestano soprattutto sul piano della comunicazione: il contatto consente alla mamma di calmare il bambino e di conoscere meglio le sue esigenze

Come mettere il bebè

Il bambino deve essere portato in posizione verticale, con il tronco appoggiato al corpo del genitore e sostenuto in modo tale che non ci sia il vuoto tra i due corpi. Le gambine sono aperte a ranocchio, in modo che le ginocchia stiano più in alto del sedere, che deve essere a livello dell’ombelico di chi porta (mai più basso).

La fascia lunga

Il supporto che riesce meglio a reggere il bambino in questa posizione fisiologica è la fascia lunga. È un tessuto largo circa 70 cm e lungo da 3 a 5 metri. Non ha bottoni né nodi, ma solo degli orli doppi cuciti per renderla più resistente e maneggevole. Si adegua perfettamente alla taglia di chi porta e al bambino, perciò si può utilizzare fin dal primo mese, poi sul fianco e sulla schiena, fino a 3 anni circa. La fascia lunga si sta affermando come il supporto più adatto perché tiene conto di alcuni bisogni fondamentali: sicurezza (il bambino non può scivolare fuori o cadere mentre l’adulto si muove o cammina), sostegno della schiena e della testa, controllo visivo del benessere del bebè. Richiede solo un po’ di manualità e di addestramento. Per questo l’associazione “Portare i piccoli”  organizza in tutta Italia corsi per genitori e servizi di consulenza. 

 
 
 

In breve

SOPRATTUTTO PER I BEBÈ PREMATURI E SOTTOPESO

Il metodo “mamma canguro” nasce negli anni Settanta in Colombia, come supporto soprattutto ai neonati prematuri o sottopeso. Negli ultimi 20 anni si è diffuso molto anche nei Paesi occidentali e oggi può essere applicato senza limitazioni a tutti i lattanti. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti