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L’allattamento al seno è promosso da tutti i pediatri, esclusivo per i primi sei mesi e a richiesta almeno per le prime settimane di vita del bambino. Allattare, infatti, fa bene sia alla salute della mamma, sia al benessere del piccolo. Dal latte materno passano anticorpi e sostanze nutritive ineguagliabili, digeribili e perfettamente assimilabili. Ma il latte materno è una panacea anche per la salute del cuore dei neonati prematuri. Lo ha stabilito uno studio recente dell’Università di Oxford.
Il ruolo della nutrizione
A determinare il ruolo benefico del latte materno sulla funzionalità cardiaca dei neonati prematuri, è una ricerca di un’équipe dell’Università di Oxford, pubblicata sulla rivista Pediatrics. Ciò su cui si è voluto puntare è il legame tra salute del cuore dei neonati prematuri e tipo di alimentazione.
Differenze anatomiche e funzionali
Il cuore dei bambini nati pretermine è differente per conformazione e sviluppo da quello dei neonati a termine. Nello specifico, è lo sviluppo a essere anomalo: si tratta di un cuore complessivamente più piccolo, con le camere di dimensioni ridotte, pareti più spesse e una funzionalità compromessa.
Benefici dimostrati
Studiando ben 900 individui, seguiti dalla nascita, la ricerca ha potuto analizzare quanto i diversi regimi alimentari possano migliorare (o meno) la salute cardiaca. Ebbene, tra gli individui di questo campione, chi era nato pretermine ed era stato allattato esclusivamente al seno mostrava una funzionalità cardiaca migliore, in cui lo svantaggio iniziale era stato colmato.
Formula ineguagliabile
Ma perché solo il latte materno può dare questo tipo di miglioramento sul cuore dei neonati prematuri? Perché, hanno stabilito i riceratori, il latte della mamma contiene enzimi, anticorpi e nutrienti perfettamente assimilabili e che nemmeno il miglior latte formulato può eguagliare.