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In occasione della giornata mondiale della prematurità, che si celebrerà ovunque il 17 novembre, in Italia è stato organizzato il primo H-Open Day nazionale dedicato ai bimbi prematuri e alle loro mamme. Merito dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) e dei 75 ospedali premiati con i Bollini Rosa.
Sono neonati fragili
La giornata mondiale della prematurità viene in aiuto innanzitutto dei piccoli neonati. Secondo i dati ufficiali, ogni anno in Italia nascono 50.000 bambini prematuri. Si tratta di neonati che hanno bisogno di cure altamente specializzate e attenzioni speciali. Infatti, presentano un rischio maggiore di sviluppare delle complicanze, sia nel breve sia nel lungo periodo, come infezioni, malattie neurologiche e patologie respiratorie.
I genitori non sono preparati
La giornata mondiale della prematurità vuole aiutare anche i genitori. Un parto che avviene prima del termine previsto coglie sempre di sorpresa i genitori, spesso gettandoli nello sconforto e nel panico. Ecco perché sapere che cosa implica questa situazione e quali sono le manovre da attuare per aiutare i bimbi prematuri può essere di grande aiuto. Di qui, l’idea di organizzare un open day che aiuti a informare sulle manovre utili per contenere i rischi correlati alla nascita pretermine. Nei paesi ricchi l’incremento di neonati pretermine è legato soprattutto all’aumento dell’età materna e al maggior ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Le risposte dai centri specializzati
“L’iniziativa ha come obiettivo quello di accompagnare le donne nei centri di riferimento della loro città, per ricevere un’assistenza appropriata. Una nascita prematura, infatti, coglie sempre impreparati i genitori e incide profondamente sulla vita personale, di coppia e familiare. Risulta allora fondamentale il coinvolgimento attivo della mamma, in particolare, e anche del papà nei processi di cura e assistenza del neonato, al fine di acquisire le competenze non solo di ordine pratico ma anche emotive” ha spiegato Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da.
Convegni e visite gratuite
L’Open Day, che è stato realizzato con il patrocinio di Sin, Società italiana di neonatologia e dell’Associazione Vivere onlus e il contributo liberale di AbbVie, prevede convegni, consulenze mediche ed esami gratuiti. Dove? Nei 75 ospedali premiati con i Bollini Rosa.
Gli ospedali Bollini Rosa
Il Programma Bollini Rosa è stato ideato nel 2007 dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da). Con quale obiettivo? Segnalare gli ospedali che eccellono nella cura delle malattie femminili e vantano un livello elevato di “women friendship”, ossia di “vicinanza” alle donne. In pratica, il programma individua e premia quelle strutture che offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle malattie femminili più diffuse e invalidati, tutelando le esigenze delle ricoverate. Non solo. Sono premiate anche quelle realtà che garantiscono massima assistenza alle donne incinta, sia durante la gravidanza sia al momento del parto, e dedicano particolare attenzione a eventuali problematiche, come parti pretermine. A questi ospedali vengono assegnati dei bollini rosa, che attestano il loro impegno nei confronti delle malattie femminili: si va da un minimo di un bollino a un massimo di tre bollini rosa.