Dolore nel neonato: ora si può misurare

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 20/02/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Automatico e non invasivo, il nuovo sistema potrebbe rivelarsi molto utile soprattutto per misurare il dolore nel neonato prematuro, spesso sottoposto a diversi trattamenti

Dolore nel neonato: ora si può misurare

Un dispositivo medico in grado di valutare il dolore nel neonato e altri parametri vitali del piccolo, anche prematuro: ideato, progettato e realizzato all’ospedale Mauriziano di Torino grazie alla collaborazione tra pediatri, ingegneri, statistici ed epidemiologi, il nuovo dispositivo è automatico e non invasivo e potrebbe rivelarsi molto utile soprattutto per i bimbi nati prima del termine e ricoverati in terapia intensiva, spesso sottoposti a procedure invasive e dolorose.

Difficile da valutare

Come spiegano i ricercatori, “riconoscere e trattare adeguatamente il dolore nel neonato è necessario non solo per motivi etici o legislativi, ma anche perché è stato dimostrato che il dolore ripetitivo in una fase precoce dello sviluppo del sistema nervoso può comportare effetti dannosi sia a breve sia a lungo termine. I neonati, soprattutto se nati prima del termine e ricoverati in terapia intensiva, sono sottoposti spesso a procedure dolorose. E la loro incapacità di comunicare verbalmente rende difficile valutare l’entità del dolore”.

Come funziona il dispositivo

Il funzionamento del dispositivo si basa sull’analisi della mimica facciale del bimbo rilevata da una telecamera e sulla contemporanea misurazione della saturazione di ossigeno e della frequenza sia cardiaca sia respiratoria.   

La percezione del neonato

Indagare sulla percezione del dolore nel neonato è importante soprattutto alla luce di un recente studio secondo cui, contrariamente a quanto ritenuto finora, i neonati percepiscono il dolore prima e più intensamente degli adulti. La ricerca condotta da un gruppo di studiosi della Oxford University (Regno Unito) e pubblicata sulla rivista medica eLife ha infatti smentito, risonanze magnetiche alla mano, la credenza secondo cui le strutture cerebrali dei neonati siano troppo immature per avvertire davvero il dolore.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Fino agli anni ‘80 si riteneva che i neonati non percepissero gli stimoli dolorosi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti