Bambini prematuri, come comportarsi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/09/2014 Aggiornato il 16/09/2014

Ecco come comportarsi con i bambini prematuri: cantare loro ninne nanne e appoggiarli nudi sulla propria pelle 

Bambini prematuri, come comportarsi

Inutile negarlo. Sebbene oggi i bambini prematuri abbiano molte più possibilità di sopravvivere e vivere una vita normale rispetto al passato, almeno nelle prime settimane sono particolarmente fragili e vulnerabili. Per questo richiedono tante cure e attenzioni. Spesso, le mamme pensano di non poter fare molto per aiutarli. Invece, possono essere di grande aiuto. E con azioni semplicissime da attuare e anche piacevoli: cantare una ninna nanna, mentre li tengono stretti a sé, a diretto contatto con la propria pelle. Lo suggerisce un recente studio condotto da un team di ricercatori israeliani, del Meir Hospital, pubblicato sulla rivista Acta Paediatrica.

Che cos’è la canguro-terapia

La ricerca ha coinvolto 83 bambini prematuri e le loro mamme. Tutte praticavano la cosiddetta “canguro-terapia”. Si tratta di una pratica semplicissima e molto apprezzata dalle mamme e dai bebè. In pratica, consiste nel mettere il piccolo nudo sul proprio petto (o in alternativa del papà) a diretto contatto con la propria pelle calda. Vari studi hanno dimostrato che questo abbraccio così speciale è benefico per tante ragioni. Infatti, migliora la regolazione della temperatura corporea del piccolo e il suo respiro. Inoltre, favorisce l’allattamento al seno e lo sviluppo neurologico e cerebrale. Ha anche effetti positivi sul piano psicologico e comportamentale: per esempio favorisce la veglia e diminuisce i pianti del bimbo.

Molte mamme amano cantare

Gli autori hanno osservato tutti i partecipanti per alcuni giorni. Inoltre, hanno chiesto alle mamme di compilare dei questionari sui sentimenti provati durante la canguro-terapia e le piccole attività eventualmente svolte. Analizzando i risultati, hanno scoperto che alcune mamme erano solite cantare ninne nanne e canzoni con melodie dolci ai loro bambini mentre li tenevano a stretto contatto sul proprio petto.

Tanti vantaggi per tutti

Al termine dello studio è emerso che i bambini prematuri traevano grandi vantaggi dall’ascolto della voce della mamma. Infatti, quelli che durante la canguro-terapia sentivano la ninna nanna e le canzoni della mamma avevano un battito più stabile degli altri. Ma i benefici riguardavano anche le mamme. Infatti, quelle “canterine” erano meno ansiose delle altre. Alla luce di questi risultati gli studiosi raccomandano di “associare la canguro-terapia all’abitudine di cantare: è una terapia sicura, che non comporta spese e che dà buoni risultati”.

In breve

SI’ ALL’ALLATTAMENTO AL SENO

Le mamme possono fare anche un’altra cosa per aiutare i bambini prematuri: allattarli al seno. È stato dimostrato, infatti, che il latte materno rappresenta una risorsa preziosa per chi è venuto alla luce in anticipo.

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