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Inutile negarlo. Sebbene oggi i bambini prematuri abbiano molte più possibilità di sopravvivere e vivere una vita normale rispetto al passato, almeno nelle prime settimane sono particolarmente fragili e vulnerabili. Per questo richiedono tante cure e attenzioni. Spesso, le mamme pensano di non poter fare molto per aiutarli. Invece, possono essere di grande aiuto. E con azioni semplicissime da attuare e anche piacevoli: cantare una ninna nanna, mentre li tengono stretti a sé, a diretto contatto con la propria pelle. Lo suggerisce un recente studio condotto da un team di ricercatori israeliani, del Meir Hospital, pubblicato sulla rivista Acta Paediatrica.
Che cos’è la canguro-terapia
La ricerca ha coinvolto 83 bambini prematuri e le loro mamme. Tutte praticavano la cosiddetta “canguro-terapia”. Si tratta di una pratica semplicissima e molto apprezzata dalle mamme e dai bebè. In pratica, consiste nel mettere il piccolo nudo sul proprio petto (o in alternativa del papà) a diretto contatto con la propria pelle calda. Vari studi hanno dimostrato che questo abbraccio così speciale è benefico per tante ragioni. Infatti, migliora la regolazione della temperatura corporea del piccolo e il suo respiro. Inoltre, favorisce l’allattamento al seno e lo sviluppo neurologico e cerebrale. Ha anche effetti positivi sul piano psicologico e comportamentale: per esempio favorisce la veglia e diminuisce i pianti del bimbo.
Molte mamme amano cantare
Gli autori hanno osservato tutti i partecipanti per alcuni giorni. Inoltre, hanno chiesto alle mamme di compilare dei questionari sui sentimenti provati durante la canguro-terapia e le piccole attività eventualmente svolte. Analizzando i risultati, hanno scoperto che alcune mamme erano solite cantare ninne nanne e canzoni con melodie dolci ai loro bambini mentre li tenevano a stretto contatto sul proprio petto.
Tanti vantaggi per tutti
Al termine dello studio è emerso che i bambini prematuri traevano grandi vantaggi dall’ascolto della voce della mamma. Infatti, quelli che durante la canguro-terapia sentivano la ninna nanna e le canzoni della mamma avevano un battito più stabile degli altri. Ma i benefici riguardavano anche le mamme. Infatti, quelle “canterine” erano meno ansiose delle altre. Alla luce di questi risultati gli studiosi raccomandano di “associare la canguro-terapia all’abitudine di cantare: è una terapia sicura, che non comporta spese e che dà buoni risultati”.