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I bambini nati prima delle 30 settimane di gestazione hanno un maggior rischio di sviluppare disturbi dello spettro autistico (Dsa) rispetto ai bambini nati a termine.
Anomalie cerebrali
La nascita prima del tempo è legata a un maggior rischio di problemi dello sviluppo neurologico, tra cui disturbi dello spettro autistico e quelli da deficit di attenzione. Uno studio di diagnostica per immagini sui neonati ha mostrato come i bambini venuti alla luce prima di 30 settimane di gestazione abbiano un rischio maggiore di autismo rispetto ai neonati a termine.
Utilizzata la risonanza magnetica
Appena pubblicato sulla rivista scientifica Autism Reserach e condotto con la risonanza magnetica al Murdoch Childrens Research Institute di Melbourne in Australia su 172 bambini nati pretermine con successiva diagnosi di autismo, lo studio ha mostrato la presenza di anomalie cerebrali, con una maggior probabilità di lesioni della sostanza bianca e di volumi cerebellari inferiori rispetto agli altri bambini.
Prima di interviene, meglio è
L’identificazione precoce dei bambini che mostrano un aumentano rischio di sviluppare autismo potrebbe portare alla possibilità di un intervento clinico tempestivo, prima dello sviluppo dei sintomi della malattia. È possibile, con tecniche di imaging, monitorare lo sviluppo cerebrale del feto, utilizzando nel frattempo altri biomarcatori specifici per le Dsa. Attualmente la diagnosi precoce di autismo nei bambini prematuri è molto complessa, data la parziale sovrapposizione dei sintomi con quelli di altri disturbi dello sviluppo. Per questo motivo l’identificazione di biomarcatori della malattia è particolarmente importante in questo gruppo di bambini.
Un disturbo della comunicazione
Capire come la nascita prematura possa influire sullo sviluppo del cervello è stato l’obiettivo di un altro studio condotto all’Università di Washington e presentato al meeting della Society for Neuroscience su 58 neonati a termine e 78 prematuri. L’autismo è un disturbo che comprende le aree cerebrali del linguaggio e della comunicazione e che, almeno secondo l’attuale scienza medica, tende a manifestarsi senza una causa apparente. Lo studio ha indicato che il rischio più elevato di soffrire di problemi neurologici e psichiatrici dei bambini nati prematuramente potrebbe essere causato da connessioni cerebrali più deboli, legate all’attenzione, alla comunicazione e all’elaborazione delle emozioni.