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Circa il 50% dei pediatri in Italia prescrive i fitoterapici, prodotti a base di piante medicinali e officinali. Soltanto il 10%, tuttavia, ha una formazione specifica e un’adeguata preparazione in materia. È quanto sostiene la Fimp (Federazione italiana medici pediatri), che ha di recente aggiornato alcune linee guida per cercare di diffondere un utilizzo corretto e sicuro dei farmaci omeopatici.
Per i disturbi più frequenti
Spesso, infatti, per curare disturbi frequenti ma di lieve entità, come una leggera tosse, un sonno agitato, piccole malattie della pelle nei bambini, coliche gassose nei neonati sono somministrati prodotti a base di erbe. Ma le piante medicinali, se molti pediatri le prescrivono, in realtà, solo in pochi le conoscono davvero.
Le regole da seguire
Sono varie le raccomandazioni suggerite dalla Fimp: innanzitutto, è bene utilizzare esclusivamente medicinali vegetali che siano impiegati da tempo e che siano stati oggetto di studi clinici sui bambini. È importante, inoltre, che siano titolati e standardizzati in principi attivi e il dato deve essere riportato nell’etichetta del prodotto. E inoltre è opportuno che la somministrazione degli omeopatici formulati con alcol sia ridotta al minimo e l’indice rischio-beneficio va calcolato tenendo ben presente che il soggetto da trattare è un bambino. Si consiglia anche di evitare, se non sotto stretto controllo medico, l’impiego di oli essenziali per via orale e inalatoria fatte salve le dosi minime per uso alimentare stabilite dalle norme italiane. L’uso topico è, invece, consentito in concentrazioni non superiori allo 0,1-1,5%. In ogni caso, l’utilizzo in età pediatrica di questi prodotti, siano essi farmaci, alimenti o integratori richiede sempre particolari cautele. Mai usarli in bambini sotto i due anni d’età e in quelli più grandi occorre mantenere adeguati intervalli tra le dosi (non meno di quattro ore per evitare problemi di accumulo) e l’intero periodo di trattamento deve essere il più breve possibile.
Sempre più richiesti
È elevata e in crescita la richiesta da parte delle famiglie di prodotti naturali per curare i propri figli. Tuttavia le piante medicinali che molti pediatri prescrivono, pochi le conoscono. Manca, infatti, una conoscenza diffusa tra i pediatri dei fitoterapici sui dosaggi adeguati, sulle interazioni con i farmaci convenzionali e sugli effetti indesiderati. Il 95% dei farmaci a base di erbe è addirittura commercializzato sotto forma di integratore alimentare e assoggettato per questo alle norme del settore alimentare.