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Il neonato paffutello piace ai genitori ma non alla salute. A parlarne è uno studio della Zhejiang University, Hangzhou, Cina, presentato alla 31ma edizione del Great Wall International Congress of Cardiology, il più grande congresso di cardiologia del continente asiatico.
Maggiori probabilità con un peso elevato
A mettere in guardia sui neonati eccessivamente “robusti” e soprattutto sulla necessità di monitorare con cura la condizione cardiaca anche in termini di disturbi del ritmo è stata una ricerca che è partita dai dati relativi a oltre 320.000 patrimoni genetici, che hanno permesso di identificare 132 varianti “scritte” nel Dna associate con il peso alla nascita. I dati sono stati usati per identificare quale di queste varianti giocasse un ruolo nella fibrillazione atriale. Dai dati è emerso che i partecipanti con un peso alla nascita di circa 500 grammi sopra la media (di 3.4 kg) avevano il 30% di probabilità in più di sviluppare la fibrillazione atriale. Si tratta di un disturbo del ritmo cardiaco, una condizione molto comune che colpisce più di 40 milioni di persone nel mondo e comporta un rischio cinque volte maggiore di avere un ictus.
Prevenire partendo dalla mamma
Secondo Songzan Chen, autore dello studio, prevenire l’eccesso di peso del feto e alla nascita potrebbe essere un nuovo modo per evitare la fibrillazione atriale nei figli, ad esempio con una dieta equilibrata e controlli regolari durante la gravidanza, in particolare per le donne in sovrappeso o diabetiche. Allo stesso tempo, persone nate con un peso elevato, dovrebbero essere tenute sotto controllo e adottare, ancor più degli altri, stili di vita sani sotto l’aspetto dell’alimentazione e della regolare attività fisica, al fine di limitare i rischi legati all’elevato peso alla nascita.
Fonti / Bibliografia
- Big babies could be at higher risk of common heart rhythm disorder in adulthoodYour access to the latest cardiovascular news, science, tools and resources.