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Dolore? I neonati lo percepiscono prima e più intensamente rispetto agli adulti. I bambini di pochi giorni sono molto più sensibili agli stimoli dolorosi di quanto si è sempre pensato. Infatti, sebbene i medici abbiano sempre ipotizzato che le strutture cerebrali dei piccoli siano troppo immature per avvertire davvero il dolore, ora è arrivata una prima smentita. A dimostrare, dati della risonanza magnetica alla mano, questa ipotesi, uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Oxford University britannica e pubblicato ad aprile sulla rivista eLife.
Neonati e adulti a confronto
Il team di esperti d’Oltremanica ha coinvolto nella ricerca due gruppi di soggetti. Dieci adulti, di età compresa tra i 23 e i 36 anni, e dieci neonati, da uno a sei giorni di vita. Sia i neonati sia gli adulti sono stati sottoposti a degli stimoli dolorosi durante i quali il loro cervello è stato scansionato e fotografato grazie alla risonanza magnetica. Lo scopo era capire come il dolore venisse percepito nelle diverse fasce d’età.
Le aree del dolore si attivano molto presto
Dall’esperimento è emerso con evidenza che anche i neonati, nonostante non possano parlare e comunicare a parole le loro sensazioni, provano dolore, perfino quando hanno poche ore di vita all’attivo. Sentono lo stimolo doloroso come, se non addirittura più, degli adulti: 18 delle 20 aree del cervello coinvolte nel meccanismo del dolore nei soggetti adulti, infatti, si attivano anche nei neonati, nello stesso modo.
Più sensibili degli adulti
Non solo provano dolore fin da quando sono piccolissimi. Ma recepiscono gli stimoli dolorosi con maggiore velocità e sensibilità rispetto agli adulti. Infatti, i neonati avvertono in modo distinto, attivando le relative aree cerebrali, anche stimoli dolorosi più lievi. Per provocare la stessa reazione in un soggetto adulto, è necessario intensificare il dolore di circa quattro volte.
Meglio cambiare teorie?
Una nuova ipotesi, quella dei neonati che sono più sensibili al dolore, che contraddice le più diffuse tesi in materia, che vogliono i bambini piccoli come esseri incapaci di percepire davvero sensazioni dolorose. I bambini coinvolti nello studio non erano nati prematuri, erano tutti in buona salute, senza problemi neurologici o respiratori, nati da meno di una settimana dopo almeno 37 settimane di gestazione. Saranno necessari ulteriori studi per confermare l’attività cerebrale dei neonati connessa alla sensazione del dolore e per definire meglio la loro sensibilità agli stimoli dolorosi.