Musica per neonati

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Le melodie più dolci e pacate stimolano l’udito del bebè

L’udito e l’olfatto sono i due sensi più sviluppati alla nascita, quelli che mettono il neonato in contatto con il mondo e che consentono il suo sviluppo cognitivo e psichico. Il senso dell’udito, in particolare, è quello che ha ricevuto più stimoli quando il piccolo si trovava ancora nel pancione.
Poteva infatti ascoltare la voce materna, dolce e squillante, o quella del papà, più profonda; era rassicurato dal ritmo sempre uguale delle pulsazioni del cuore della mamma e reagiva positivamente quando la mamma ascoltava la sua musica preferita, rendendo il piccolo naturalmente partecipe delle sue sensazioni gratificanti.

Un’attrazione istintiva

La musica e i suoni, soprattutto quelli pacati e ritmici, sono stati per il bambino fonte di benessere, fin dal suo concepimento. Ecco perché, già nelle prime settimane dopo la nascita, il piccolo mostra di reagire con attenzione alle fonti sonore che gli sono note.
Gira il capo verso i genitori quando essi gli parlano, sobbalza per i rumori improvvisi e mostra una positiva attrazione quando sente melodie già note. Questa naturale attrazione verso la musica e il ritmo va opportunamente assecondata fin dai primi mesi di vita del bambino, per infondergli benessere e favorire il suo sviluppo cognitivo.

Più intelligente se ascolta Mozart

Studi condotti da neuropsichiatri infantili hanno infatti dimostrato che un bimbo che riceve corretti stimoli musicali va incontro a uno sviluppo neurologico precoce e più completo rispetto ai piccoli che trascorrono i primi mesi di vita senza adeguati stimoli sonori.
Sembra addirittura che ascoltare le opere di Mozart sia un modo per sviluppare l’intelligenza, le capacità mnemoniche e il linguaggio. Bene, dunque, se ai genitori piace la musica classica: è certo che i brani con ritmi allegri o rilassanti potranno solo fare bene al bambino.
Non occorre certo tenere tutto il giorno lo stereo acceso. Possono bastare dieci minuti di belle melodie mentre il piccolo è sveglio o sta giocando oppure una musica lenta e tranquillizzante quando sta prendendo sonno. Ogni momento della giornata è adatto.

Ninne nanne e filastrocche

Si possono far ascoltare al piccolo anche i suoni della natura, come l’acqua del ruscello che scorre, il vento tra le fronde, il canto degli uccellini o il rumore delle onde: sono fonti sonore di tipo zen, che regalano benessere e serenità.
Pefette anche le ninne-nanne e le canzoncine che ogni mamma, da secoli, canta al proprio piccolo per rilassarlo prima della nanna. Le nenie lente e cadenzate esercitano un effetto calmante sul sistema nervoso, come una sorta di massaggio benefico sulla mente e aiutano il piccolo a scivolare prima nel sonno.
Una sorta di effetto musica è offerto anche dalle filastrocche e dalle favole in rima, che aiutano ad apprendere più facilmente il linguaggio e il senso delle parole perché, proprio grazie alla loro ripetitività, con il passare del tempo favoriscono la memorizzazione dei vocaboli più comuni.
Corso di musica per bambini: si inizia già da neonati!

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06/09/2013 Musica per neonati di “La Redazione”

Secondo la Music Learning Theory, già a pochi mesi di vita è possibile fare un corso di musica per bambini. Con risultati strabilianti!  »