Dolore del neonato? In braccio alla mamma passa

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 19/12/2018 Aggiornato il 20/12/2018

Quando i bambini stanno in braccio alla mamma sopportano meglio il dolore. Confermato il magico potere delle coccole

Dolore del neonato? In braccio alla mamma passa

È quanto accertato al termine di una ricerca italiana dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste su 80 neonati, pubblicata sulla rivista medica Pediatrics. Una scoperta che, se da un lato può ridurre il fastidio in tutti i bimbi che devono essere sottoposti a iniezioni di diverso tipo (come nel caso delle vaccinazioni, per esempio, ma anche nei prelievi di sangue), dall’altro segna un importante passo in avanti nella comprensione dei metodi che possono ridurre il dolore del neonato prematuro, spesso sottoposto a procedure come il prelievo di sangue dal tallone anche tre volte al giorno.

Coccole meglio dello zucchero

I medici guidati da Sergio Demarini, direttore del Dipartimento materno-neonatale e delle terapie intensive del Burlo Garofolo, hanno diviso 80 neonati sani di tre giorni in quattro gruppi per studiare altrettante strategie per alleviare loro il dolore delle puntura per il prelievo di sangue dal tallone: a un gruppo di bimbi è stata somministrata acqua zuccherata (soluzione glucosata) mentre erano su un fasciatoio; a un secondo gruppo latte materno in biberon mentre erano su un fasciatoio; a un terzo gruppo acqua zuccherata mentre erano tenuti in braccio dalle loro madri; a un quarto gruppo latte materno direttamente dal seno. Durante l’esperimento i ricercatori hanno valutato il dolore del neonato mediante l’utilizzo di una metodica non invasiva, la spettroscopia nel vicino infrarosso, in grado di rilevare la risposta al dolore in specifiche aree cerebrali (cortecce parietali, temporali e frontali) e attraverso l’osservazione delle espressioni di dolore a livello facciale.

L’antidolorifico migliore è l’abbraccio della mamma

Dallo studio è emerso che il maggiore effetto analgesico si riscontra quando il bimbo è in braccio alla mamma, sia mentre è allattato al seno sia quando beve acqua e zucchero con il biberon, e che l’acqua zuccherata risulta più analgesica se offerta quando il bimbo è in braccio alla mamma, rispetto a quando è sul fasciatoio. Questi risultati indicano, spiegano i ricercatori, che tenere in braccio il bambino significa trasmettergli calore, farlo sentire protetto e coccolato, tutte cose che possono ridurre le sensazioni di dolore.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Un’altra ricerca realizzata al Policlinico San Matteo di Pavia su 35 neonati prematuri ha messo in evidenza che sia l’assunzione di acqua e zucchero sia l’ascolto di una sonata di Mozart sono in grado di ridurre la percezione del dolore nel neonato.

 

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