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Le carezze scaldano il cuore: non è solo un modo di dire. Nei neonati, specialmente se prematuri, il tocco della mamma provoca un rallentamento del battito cardiaco e ha un effetto rilassante molto benefico. Secondo ricercatori tedeschi, la sensibilità a questo tipo di stimoli corrisponde a quella dei genitori, come una dote innata ed ereditaria. Stimolando i neonati con sfioramenti e carezze tramite un pennello, si è notato, infatti, un effetto sul battito del cuore dei piccoli, che risultavano più calmi e rasserenati.
Il motivo è semplice
Il tatto è il primo senso che si sviluppa: consente al bambino di mantenere un legame tra la vita intrauterina e quella fuori dal pancione. Il tocco e l’accarezzamento dell’adulto rimandano all’ambiente caldo e rassicurante del ventre materno. Le carezze calmano i nervi, aumentano la sensazione di benessere, predispongono al sonno e hanno un effetto calmante sul cuore.
Il processo di bonding
Il contatto pelle-a-pelle è irrinunciabile anche per il processo di “bonding”, ovvero di relazione tra madre e figlio. Per questo gli psicologi invitano le mamme ad approfittare di ogni momento della giornata per coccolare il loro bambino: il cambio del pannolino, il bagnetto, la preparazione alla nanna. Si può anche raccontare una storia disegnandola con le mani sul pancino, prima di rivestirlo o mentre si sta addormentando.