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Cambiare il pannolino a un neonato è un gesto che, proprio perché importante per il benessere del piccolo, va fatto così spesso, al massimo ogni due, tre ore, che in breve tempo diventa automatico. Per i genitori alle prime armi può essere utile, comunque, un piccolo vademecum in undici punti per procedere in modo rapido e sicuro.
La scelta del pannolino giusto
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la scelta del pannolino non è così scontata, non sono infatti tutti uguali. L’elemento base da tenere in considerazione è l’assorbenza: quanto più un pannolino riesce a restare asciutto, tanto più la pelle del piccolo non diventa umida e non si corre il rischio di irritazioni e rossori. Anche la taglia è importante: un pannolino troppo stretto può dare fastidio, uno grande rischia di non contenere a dovere.
Al momento dell’acquisto meglio regolarsi sul peso del piccolo e se ci sono dubbi preferire comunque un pannolino un po’ più grande rispetto a uno piccolo. Attenzione a fare sempre buona scorta di pannolini dal momento che il bebè va cambiato spesso ma è bene non esagerare perché i neonati crescono e i pannolini vanno cambiati di taglia. Mai dimenticarsi infine che il bebè nudo sul fasciatoio si trova in una condizione di vulnerabilità e ha bisogno di essere rassicurato da gesti lenti e dolci e dallo sguardo disponibile di chi si prende cura di lui.
Bando quindi alla fretta e alla distrazione al momento del cambio che non è solo importante per il benessere del bambino ma anche per creare e rafforzare quella relazione di fiducia tra il piccolo e l’adulto alla base di una crescita serena e armoniosa.
Quando cambiarlo
Meglio prevedere un cambio frequente ogni due o tre ore, prima o dopo la poppata, sulla base di come il neonato preferisce. Importante però fare il cambio ogni volta che il bebè si sporca: l’umidità non reca disturbo alla maggior parte dei piccoli ed è inutile quindi aspettarsi un pianto o un segno di disagio da parte del neonato.
Meglio allora controllare di tanto in tanto con un dito per verificare se il pannolino è bagnato e sporco. Un cambio frequente permette per altro che il sederino rimanga asciutto, non si irriti e non si arrossi: i residui di pipì e di feci che restano a lungo a contatto con la pelle possono infatti provocare quella che comunemente di definisce dermatite da pannolino, un’eruzione cutanea rossa e gonfia intorno ai genitali, sul sederino, sulle cosce.
Il problema non è grave ma molto fastidioso per il neonato e va affrontato subito perché se trascurato può dar luogo alla comparsa di dolorose vesciche e ulcerazioni.
11 step per cambiare il pannolino al neonato in modo corretto
Un vademecum può essere utile per muoversi più spediti e in sicurezza ai primi cambi di pannolino. Ecco allora, passo per passo, come procedere.
1) Preparare tutto il necessario
Il neonato non deve mai restare solo, neppure un attimo, sul fasciatoio: ecco perché è utile attrezzare in casa un’area destinata al cambio dove tenere a portata di mano tutto quello che serve, i pannolini ma anche la bacinella per il lavaggio, il detergente e i dischetti, la salvietta per l’asciugatura, la pasta per il cambio e volendo anche qualche giochino per distrarre i bebè più grandicelli. Può essere una buona idea quella di aprire già il pannolino e posizionarlo vicino così da prenderlo facilmente senza allontanarsi dal piccolo.
2) Lavare le mani con cura
Si tratta di un gesto basilare per la sicurezza del piccolo che va ripetuto anche dopo aver cambiato il neonato.
3) Mettere tutto in sicurezza
Usare un fasciatoio è la miglior soluzione per cambiare il piccolo senza correre rischi. Lo si può fare anche su altre superfici purchè siano piane e non presentino rischi di caduta: sotto, anche sul fasciatoio, va sempre steso un telo assorbente oppure un asciugamano morbido.
4) Svestizione del bebè
Svestire il bebè sfilando il pantalone oppure se ha la tutina procedere sfilandola dalle gambe, poi sollevarla e ripiegarla all’indietro oppure.
5) Togliere il pannolino
Slaccia il pannolino sporco e, senza toglierlo, usalo per rimuovere la parte più consistente delle feci nella zona posteriore.
6) Ripiegare il pannolino
Ripiega il pannolino sotto il sederino e sfilalo.
7) Lavare il sederino
Procedere con la pulizia del sederino con un batuffolo di cotone inumidito di acqua tiepida oppure passare il culetto del piccolo sotto l’acqua corrente facendo attenzione che sia tiepida e che non diventi improvvisamente calda. Attenzione però a come si procede.
Nelle bambine, infatti, il movimento della mano deve andare sempre dal davanti al dietro per evitare di trasportare germi fecali nella zona genitale. Va detersa anche la zona vulvare, tra le grandi e piccole labbra.
Nei maschi invece è bene lavare solo la zona esterna del pene, che è ancora coperta da una sottile pellicina (prepuzio). Nei più grandicelli, si può abbassare delicatamente il prepuzio e lavare anche la punta del pene per rimuovere eventuali depositi di smegma (sostanza secreta dai genitali, mischiata a cellule cutanee, sebo e materiali umidi provenienti dalle urine).
8) Asciugare con cura
È bene usare una salviettina molto morbida in tessuto naturale, destinata esclusivamente al bebè, e procedere con molta attenzione, asciugando bene la pelle anche tra le pieghe perché è lì che l’umidità residua può provocare macerazioni con conseguenti fastidiose irritazioni e rossori.
9) Applica un velo di pasta protettiva
Gli arrossamenti sono frequenti nell’area del pannolino dove la delicata pelle del neonato si trova a contatto con agenti particolarmente irritanti come l’urina e le feci. Per evitarli è utile applicare sempre al momento del cambio una pasta per il cambio formulata in genere con ossido di zinco, una sostanza che funziona come una sorta di barriera: aderisce infatti alla pelle creando un film protettivo duraturo, in grado di isolare la cute dall’ambiente esterno.
10) Cambio del pannolino
Procedi al cambio del pannolino: aprilo, infilalo sotto il sederino, fai passare la parte anteriore tra le cosce e allaccialo sul davanti, senza stringere troppo. Nessun problema se il pannolino non è chiuso bene: le linguette si possono staccare e riposizionarne più volte senza pericolo che non aderiscano più.
11) Buttare il pannolino
Butta il pannolino sporco, sempre senza abbandonare il bimbo, verificando nel proprio comune dove gettarlo. In genere lo si butta nell’indifferenziato ma in alcuni comuni è prevista una raccolta speciale.
Fare sempre un controllo
Quando si cambia il pannolino è importante fare sempre un controllo attento dell’area. Se ci sono segni sul pancino, ad esempio, significa che il pannolino è troppo stretto; un trucco semplice per verificarlo è far passare il pollice tra la pancia del piccolo e il pannolino: se non si riesce meglio cambiare taglia.
Se invece si notano arrossamenti, è bene affrontare il problema a monte: può dipendere infatti dalla scarsa assorbenza di un pannolino di bassa qualità ma anche dai tempi troppo dilatati del cambio. Infine massima attenzione qualora si noti che per diverse ore il pannolino rimane asciutto: è il segnale di un possibile, pericoloso, stato di disidratazione che va segnalato immediatamente al pediatra.
Se il bambino non collabora
Il neonato piange al momento del cambio del pannolino? Per prima cosa occorre verificare di avere creato tutte le condizioni perché il momento sia all’insegna del benessere (temperatura della stanza, luogo silenzioso, gesti calmi). Può succedere poi che con la crescita la voglia di stare fermo sul fasciatoio diventi sempre più scarsa. In questo caso non resta che armarsi di pazienza e giocare di creatività: proporre al piccolo un giochino che lo distragga, ad esempio, può aiutare a tenerlo a bada per il tempo necessario al cambio.
Si può provare anche con la musica, cantando magari una canzoncina mentre lo si cambia. Vale la pena in ogni caso fare attenzione se l’irrequietezza che il bimbo mostra al cambio è presente anche in altre situazioni come, ad esempio, durante la notte: un confronto con il pediatra può sempre essere utile.
Usare solo cosmetici ad hoc
La pelle di un neonato è sottile, poco protetta e molto delicata, facilmente soggetta a secchezza e irritazioni. Al momento del cambio del pannolino serve quindi un’attenzione scrupolosa ai prodotti cosmetici che si utilizzano, da scegliere sempre tra le formulazioni specifiche per il bebè: mai lavare il sederino con detergenti per l’igiene intima di mamma e papà che, per quanto delicati, non rispondono alle necessità del piccolo e men che meno con bagnoschiuma e sapone, aggressivi e irritanti.
Nei cosmetici per bebè il pH è in genere neutro per un’azione delicata e rispettosa del fragile equilibrio cutaneo dei più piccoli. Attenzione, infine, alle salviettine umidificate: possono essere una soluzione di emergenza quando si è fuori casa ma non andrebbero usate ad ogni cambio del pannolino.
In breve
Il cambio del pannolino è un momento che richiede calma e attenzione: non è difficile da eseguire una volta che si imparano i gesti, tanto che nell’arco di poco tempo diventa automatico. Importante è prevedere sempre un cambio frequente, senza attendere che il bebè pianga in modo che la pelle non si arrossi. E se il piccolo non collabora, pazienza e fantasia possono venire in aiuto.