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Per le neomamme non riuscire a capire perché il proprio piccolo pianga rappresenta una delle preoccupazioni maggiori. Inoltre, secondo tale ricerca, i neonati piangono mediamente per circa un’ora e mezza al giorno e naturalmente le ragioni del pianto non sono sempre facilmente identificabili. Sicuramente le possibilità offerte da questa app saranno apprezzate!
Un aiuto dalla tecnologia
Se prima per interpretare il pianto del bebè si ricorreva all’esperienza della mamma e delle amiche, oggi per aiutare le neomamme è stata ideata una App che permette, attraverso un database di oltre 100.000 registrazioni, di capire il motivo del pianto del proprio bambino. La App “Baby cries translator” è stata ideata dal professor Chang Chuan-yu della National Yunlin University of Science and Technology in Taiwan. Gli scienziati hanno analizzato per oltre due anni il pianto dei bambini in momenti diversi e sono riusciti a dividere in sei categorie (fame, pannolino sporco, rumore, dolore, sonno) i risultati ottenuti.
Come funziona
La App funziona molto intuitivamente: dopo averla scaricata sul proprio smartphone, bisogna inserire data di nascita e nazionalità del bambino e poi registrare per 10 secondi il pianto del proprio piccolo. Successivamente, arriva sullo smartphone una notifica che chiarisce il motivo del pianto. Il database di pianti classificati è sempre in costante updating e può essere arricchito anche dall’esperienza dei genitori che utilizzano la App.
Affidabilità della “diagnosi”
L’affidabilità è molto alta: 92% per i neonati al di sotto delle due settimane di vita, 84% per i piccoli sotto uno-due mesi di vita e 77% quando il bambino raggiunge i quattro mesi. La diminuzione dell’affidabilità dipende dal fatto che, crescendo, il bambino è maggiormente influenzato dall’ambiente circostante, “personalizzando” sempre più il tipo di pianto, che potrebbe quindi avere origini più complesse.