Culla termica neonatale per i piccoli abbandonati: come funziona

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo, con la consulenza di Angela Bruno Pubblicato il 03/01/2025 Aggiornato il 03/01/2025

Tiene al sicuro il neonato affidato da mamme in difficoltà, avvisando la struttura sanitaria che se ne farà carico e assicurando il totale anonimato della madre. Ne parliamo con Mariavittoria Rava del progetto Ninna ho.

Culla termica neonatale per i piccoli abbandonati: come funziona

La culla termica neonatale, o culla per la vita, è una struttura creata per permettere alle mamme in difficoltà di lasciare il bambino in un luogo sicuro, dove verrà prontamente soccorso e accudito, nel totale rispetto della privacy di chi effettua questo gesto.

Nel Medioevo alcuni ospedali e orfanotrofi erano provvisti della cosiddetta “ruota degli esposti”, un dispositivo rudimentale che accoglieva i neonati di famiglie che non potevano mantenerli.

La culla termica è la versione tecnologica e moderna della ruota di una volta. Solitamente si trova presso ospedali attrezzati con reparti materno-infantili, in grandi città. Secondo gli esperti, se fosse più diffusa tra la popolazione la conoscenza di strutture provviste di culla termica, molte donne costrette a rinunciare al figlio neonato sceglierebbero di affidarlo a questi luoghi sicuri. 

A cosa serve

“La culla termica è uno strumento di aiuto e vicinanza alle mamme in difficoltà che giungono alla scelta, estrema e dolorosissima, di separarsi dal proprio neonato”, spiega Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca RavaNPH Italia ETS che, insieme al Network KPMG, nel 2008 ha dato vita a “ninna ho”: primo progetto nazionale contro l’abbandono neonatale e l’infanticidio, che prevede anche l’installazione di culle termiche nei più importanti ospedali italiani. “L’obiettivo è cercare di evitare gesti disperati e salvare i neonati, che sono le creature e le vite umane più deboli e indifese”.

Come funziona la culla termica neonatale

La culla termica neonatale o termoculla neonatale è posizionata vicino all’ingresso di ospedali o altre strutture che aiutano le mamme in difficoltà, come ad esempio una chiesa. Si trovano in luoghi facilmente raggiungibili dell’ospedale, all’interno di strutture con strumenti e dispositivi che ne facilitano l’utilizzo da parte della mamma e che ne favoriscono una rapida presa in carico da parte del personale.

Ecco come funziona la culla termica:

  • La culla è inserita in una particolare struttura a “nicchia” protetta dall’esterno da una tapparella termoisolata e resistente. È presente un pulsante che, premuto, fa sollevare la tapparella e permette di depositare il neonato nella culla termica all’interno della struttura. A questo punto la tapparella si abbassa automaticamente mettendo il piccolo al sicuro;
  • Un servizio di videosorveglianza collegato con la struttura permette di verificare costantemente se nella culla termica viene lasciato un neonato;
  • È comunque presente un citofono attraverso il quale un allarme acustico avvisa il personale medico che può intervenire al più presto per soccorrere il piccolo;
  • Il neonato viene trasportato in neonatologia oppure in terapia intensiva neonatale a seconda delle sue condizioni di salute, in base alla procedura di ricovero adottata per un neonato non riconosciuto e si avvia il procedimento di adozione.
  • Se poi il personale lo ritiene necessario, il bimbo viene posto per qualche tempo nell’incubatrice neonatale, detta anche culla termica.

Differenza tra culla termica e incubatrice neonatale

Culla termica per neonati e incubatrice neonatale sono in realtà due dispositivi diversi, anche se entrambi hanno l’obiettivo di tenere il bambino al sicuro.
La culla termica neonatale o culla per la vita, come abbiamo spiegato, accoglie i bambini che la madre decide di dare in affido.

La culla termica o incubatrice neonatale è un dispositivo presente all’interno dei reparti di neonatologia o di terapia intensiva neonatale, che viene utilizzata a ricovero già in corso. Costituita in materiale trasparente, con due aperture laterali per introdurre le mani e accudire il piccolo, l’incubatrice neonatale è creata in modo da riprodurre il più possibile l’ambiente uterino per la temperatura e il grado di umidità. Ma quando si usa l’incubatrice? È il neonatologo a stabilire quando è necessario procedere in questo senso. Solitamente questo dispositivo è utile quando il neonato è sottopeso oppure prematuro ed è necessario controllare il suo benessere attraverso sensori che monitorano il battito cardiaco, la temperatura, la respirazione e così via.

Culla termica o culla per la vita, pochi sanno che esiste

Molti bambini che nascono in ospedale non vengono riconosciuti, ma è solo la punta dell’iceberg. “Troppi piccoli vengono abbandonati e mai trovati, tante donne sotto la pressione sociale e lo stigma della famiglia scelgono di partorire in altre regioni in modo che non sia possibile risalire alla loro identità” aggiunge Mariavittoria Rava. “Questo succede perché spesso le future madri non sanno che sono disponibili le culle per la vita e non solo. Secondo la legge italiana, infatti, c’è la possibilità di partorire in ospedale in sicurezza e in totale anonimato, scegliendo poi di dare in affido il bambino”. Anche per questo, la Fondazione Francesca Rava e il Network KPMG hanno promosso ninna ho, con il patrocinio della Società Italiana di Neonatologia e della Società Italiana di Pediatria. La mission del progetto è quella di diffondere la vigente Normativa italiana (DPR 396/2000) che consente alle future mamme italiane o straniere in difficoltà, di poter partorire in anonimato e sicurezza, per la propria salute e per quella del nascituro, presso tutte le strutture ospedaliere pubbliche.

Dove trovare le culle per la vita

Attraverso l’installazione di culle termiche posizionate in un luogo facilmente raggiungibile di alcuni ospedali, ninna ho intende offrire un’alternativa alle madri che, per gravi motivi, arrivano alla dolorosa decisione di separarsi dal proprio bambino.

Le culle ninna ho sono state donate alle seguenti strutture

  • Policlinico Federico II di Napoli
  • Ospedale del Ponte di Varese
  • Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
  • Azienda Ospedaliera di Padova
  • Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze

Mentre la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e il Policlinico Casilino di Roma aderiscono al Network degli ospedali ninna ho per la Campagna Informativa, in quanto già dotati della propria culla termica. In Italia ce ne sono circa 70. Per scoprire dove si trovano, basta consultare l’ elenco delle culle per la vita, suddivise per regione, con indicazioni sulle sedi all’estero.

 

 

In breve

La culla termica neonatale o culla per la vita è una struttura presente in ospedali o altri luoghi dedicati alla cura del neonato, dove si può lasciare in tutta sicurezza e nel pieno rispetto della privacy il bambino quando non è possibile occuparsi di lui.

 

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