Covid-19 nei neonati: dall’Oms le regole per una diagnosi precisa

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 24/05/2021 Aggiornato il 24/05/2021

L’Oms ha reso noti i criteri per poter definire se il feto o il neonato è infetto da Covid-19 e come ciò sia avvenuto

Covid-19 nei neonati: dall’Oms le regole per una diagnosi precisa

Ci sono stati diversi casi a indicare come il Covid-19 possa colpire, sebbene molto raramente, anche i neonati. L’Organizzazione mondiale della sanità ha perciò anciato un progetto internazionale con l’obiettivo di definire i criteri clinici e virologici di infezione neonatale da SARS-CoV-2.

L’importanza dello studio internazionale

Questa iniziativa è stata affidata a un panel di esperti internazionali in vari campi, tra i quali l’italiano professor Daniele De Luca, ordinario di neonatologia all’Università Paris Saclay. Dopo un’analisi dei casi e della letteratura durata diversi mesi, il documento realizzato dagli studiosi permette di chiarire se il feto o il neonato è realmente infetto e se si è infettato attraverso la placenta o al momento del parto o ancora successivamente.
Si tratta di una definizione basata su criteri complessi, ma che sarà utile per la presa in carico e i controlli da fare ai piccoli pazienti. Per fortuna la trasmissione “verticale” (ossia da madre a feto) sembra avvenire in non-più del 4-5% delle gravidanze. Nella metà dei casi i neonati non mostrano nessun sintomo e i casi sintomatici gravi sono davvero molto rari.

La trasmissione da mamma a figlio

Una questione molto delicata consisteva nel capire se il virus potesse essere trasmesso anche al feto in utero e poi al neonato, cosa che sembrava esclusa, ma che è stata dimostrata dai medici e ricercatori dell’Università Paris Saclay in uno studio pubblicato su Nature Communication

Dimostrare che un feto e un neonato siano effettivamente stati infettati non è facile, poiché richiede un’attenta valutazione di eventuali sintomi (che sono sovrapponibili a quelli di altre malattie neonatali), ma soprattutto di una serie di test ripetuti più volte non sul classico tampone nasofaringeo ma anche su liquido amniotico, placenta, sangue.
La definizione permetterà a ginecologi, neonatologi e pediatri di fare una diagnosi precisa. Questo è importante per seguire al meglio i bambini, favorendo il bonding tra madre e neonato, quel legame affettivo speciale che si crea fra genitore e figlio, evitando la separazione, ma anche per riconoscere i casi gravi e trattarli tempestivamente, cosa non facile data la loro rarità senza la guida del documento dell’Oms.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Con il documento dell’Oms il virus SARS-CoV-2 entra ufficialmente a far parte degli agenti infettivi a possibile trasmissione verticale, ovvero dalla madre al bambino, come l’herpesvirus e il citomegalovirus.

 

Fonti / Bibliografia

  • Definition and categorization of the timing of mother-to-child transmission of SARS-CoV-2At present, the extent to which SARS-CoV-2 vertical transmission occurs, and timing of such transmission, is unclear. Indeed, determining infection of the neonate, and when it occurs, has been challenging. Although two categorization systems have been proposed, there is a lack of standardized international consensus definitions. Such consensus definitions are key to enable comparison of data across studies, and to determine potential interventions to improve clinical outcomes.
  • Transplacental transmission of SARS-CoV-2 infection - PubMedSARS-CoV-2 outbreak is the first pandemic of the century. SARS-CoV-2 infection is transmitted through droplets; other transmission routes are hypothesized but not confirmed. So far, it is unclear whether and how SARS-CoV-2 can be transmitted from the mother to the fetus. We demonstrate the transplac …
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