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Il cordone ombelicale, durante la gravidanza, è il condotto attraverso cui il feto riceve ossigeno e nutrienti. Comincia a formarsi intorno alla quarta settimana di gravidanza ed è composto da una vena e da due arterie, avvolti in una sostanza gelatinosa chiamata gelatina di Wharton, che ha il compito di proteggerli da eventuali compressioni.
Ci sono casi in cui patologie o anomalie del cordone ombelicale possono compromettere il flusso di sangue che arriva al bimbo, causando rischi per la sua salute e per la sua crescita. Proprio per questo motivo durante le ecografie bisogna controllare attentamente il suo stato, per identificare precocemente eventuali anomalie.
Tra le patologie e le problematiche in cui si può incorrere ci sono una lunghezza anormale del cordone, che può essere troppo lungo o troppo corto, l’arteria ombelicale singola, l’inserzione velamentosa o marginale, nodi falsi e nodi veri del cordone ombelicale, il prolasso del funicolo, l’avvolgimento del cordone intorno a parti del corpo del neonato, vasa previa, torsioni, ematomi o varici del cordone. In ognuno di questi casi è necessario un monitoraggio regolare e, in caso di rischi per il neonato, un intervento tempestivo.
Le principali patologie
Le patologie del cordone ombelicale sono di diverso tipo e di differente gravità. Alcune rappresentano un rischio minore, altre invece possono mettere seriamente a rischio la salute e persino la sopravvivenza del feto. Tra le più comuni ci sono:
- lunghezza anomale: un cordone troppo lungo può essere causa di nodi veri o avvolgimenti intorno al corpo o al collo del feto, mentre un cordone troppo corto può limitare i movimenti fetali o causare un distacco della placenta;
- arteria ombelicale singola: in questo caso il cordone è costituito da una vera e un’arteria, manca quindi una delle due arterie ombelicali. Questo può compromettere l’apporto di ossigeno e nutrienti e causare un ritardo nella crescita;
- inserzione velamentosa: si verifica quando i vasi sanguigni del cordone attraversano le membrane prima di raggiungere la placenta, esponendoli al rischio di rottura e sanguinamento, in particolar modo al momento del parto;
- inserzione marginale: in questo caso il cordone si attacca al bordo della placenta e non nella parte centrale. La circolazione sanguigna non risulta ottimale: il rischio è quello di un parto pretermine o di basso peso alla nascita;
- nodi falsi del cordone ombelicale: di solito non causano grossi problemi, ma in alcuni rari casi possono causare una riduzione del flusso sanguigno.
Le patologie più rare
Il cordone ombelicale può essere colpito anche da patologie più rare, che possono avere un impatto importante sulla salute del feto e che quindi devono essere monitorate attentamente; a volte richiedono un intervento tempestivo. Tra queste ci sono:
- nodi veri del cordone ombelicale: in questi casi il cordone ombelicale crea un anello che si stringe in un nodo. Non sempre la salute del feto viene compromessa, ma se il nodo è molto stretto si può ridurre l’apporto di ossigeno al bimbo, arrivando a causare ipossia o morte intrauterina;
- prolasso del funicolo: si verifica quando il cordone ombelicale fuoriesce dal canale del parto prima del neonato o accanto alla testa del neonato. Si tratta di un evento che può portare alla necessità di un cesareo d’urgenza per scongiurare il rischio di ipossia e danni cerebrali;
- cordone ombelicale avvolto intorno a parti del corpo del feto, ad esempio intorno al collo. In genere una sola spirale non causa problema, ma spire multiple o molto strette possono causare distress fetale e portare alla necessità di un parto d’urgenza;
- vasa previa: in questa situazione i vasi del cordone ombelicale o della placenta attraversano la cervice sotto al feto, portando ad una possibile rottura dei vasi sanguigni e ad un massiccio sanguinamento durante il parto;
- ematoma del cordone ombelicale: a causa di lesioni, si può accumulare del sangue all’interno del cordone ombelicale. Questa situazione può aumentare il rischio di anemia fetale (se il sangue proviene dal feto), di distess fetale o di parto pretermine;
- torsione del cordone ombelicale: una torsione eccessiva del cordone può ridurre il flusso di sangue che arriva al feto, causando ipossia;
- varici del cordone ombelicale: consistono in una dilatazione anomala del cordone che compromette il flusso di sangue al feto.
Rischi per il feto
Il cordone ombelicale, o funicolo ombelicale, è un fondamentale organo di collegamento tra mamma e bambino, in grado di fornire ossigeno e nutrimento al feto e di rimuovere le sostanze di scarto dal sangue fetale.
È facile capire, quindi, che quando questa struttura viene colpita da anomalie il benessere, la crescita e lo sviluppo del feto possono essere compromesse. I problemi collegati al cordone ombelicale possono quindi avere conseguenze anche gravi sulla salute del bambino, svolgendo un ruolo significativo nella morbilità e nella mortalità perinatale.
Cosa fare
Tutte queste condizioni possono essere più o meno gravi e rischiose per la salute del feto, ma quello che è certo è che necessitano di un monitoraggio regolare per garantire la sicurezza e la salute di mamma e bambino. La gestione di queste patologie dipende dalla loro gravità: ci sono casi in cui il monitoraggio è sufficiente, altri in cui è necessario far nascere immediatamente il bambino per scongiurare il rischio di morte o di danni permanenti.
In copertina foto di lucas mendes da Pexels