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Un nuovo test del Dna del neonato sperimentato negli Stati Uniti potrebbe aiutare a leggere e interpretare attentamente il loro corredo genetico, individuare eventuali anomalie e predire possibili malattie genetiche. Bisognerà, però, attendere qualche tempo per conoscere la sua reale efficacia. La nuova frontiera della diagnosi neonatale si chiama Baby Seq.
Un’ampia ricerca
Lo scopo di questo test del Dna è piuttosto chiaro: sequenziare il corredo genetico dei nuovi nati per indagare a fondo sulle loro caratteristiche principali, sulle possibili implicazioni negative e sui pericoli per la salute del bambino. La ricerca a stelle e strisce ha coinvolto quasi cinquecento piccoli provenienti dai due strutture ospedaliere di Boston, il Brigham and Women’s Hospital e il Children’s Hospital. In particolare, sono stati esaminati i Dna di 240 neonati sani, arruolati tra i nuovi nati del Brigham and Women’s Hospital, e 240 bebè ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale del Children’s Hospital di Boston. Questo per la prima fase della ricerca, che poi sarà ampliata fino a riguardare 10 mila bambini.
Studiate 1.700 varianti genetiche
La sperimentazione è stata condotta analizzando, grazie a una serie di test dell Dna effettuati per circa tre anni, ben 1.700 varianti genetiche legate alla predisposizione ereditaria a sviluppare determinate malattie. L’obbiettivo dichiarato è quello di ottenere diagnosi precoci e cure tempestive.