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Starà crescendo bene? Nelle prime settimane, è una delle domande che mamma e papà si pongono con maggiore frequenza. Per sapere se il peso del neonato sta aumentando in modo sufficiente basta controllarlo una volta alla settimana.
È un parametro molto importante
Il peso rappresenta sicuramente uno dei parametri più indicativi per valutare il benessere generale del neonato. Ecco perché, durante il primo anno di vita, il pediatra verifica a intervalli regolari che la sua crescita sia costante e regolare nel tempo.
La pesa va effettuata sempre nelle stesse condizioni
Nei primi mesi di vita, quando l’accrescimento del piccolo è più rapido, il peso del neonato andrebbe controllato anche a casa, una volta alla settimana. È importante utilizzare sempre la stessa bilancia ed effettuare la pesa sempre nelle stesse condizioni. Per esempio, sempre prima o dopo la poppata, oppure con il solo body e pannolino oppure vestito, eccetera.
Non tutti i giorni
Il peso del neonato non va controllato, come spesso si crede, ogni giorno o addirittura a ogni poppata. Infatti, il piccolo non sempre mangia lo stesso quantitativo di latte e non evacua sempre con la stessa frequenza. Inoltre, pesarlo troppo spesso può causare stress inutile alla mamma.
Ogni bambino è un caso a sé
In genere, un bebè dovrebbe aumentare di circa 150-200 grammi a settimana fino al 4° mese. Dopo, l’incremento diminuisce gradualmente. Tuttavia, non bisogna essere troppo rigidi: ogni bambino è un caso a sé e cresce in modo diverso dagli altri, dunque, non bisogna preoccuparsi se pesa di meno rispetto ai coetanei. Solo il pediatra, che segue il bambino da quando è nato, è in grado di valutare se l’accrescimento è adeguato o meno.
Le tabelle dei percentili
Per valutare la crescita del bebè, il pediatra fa riferimento alle curve di crescita e alle tabelle dei percentili, che consentono di conoscere, a seconda del sesso e dell’età, qual è il valore medio di peso, lunghezza e circonferenza cranica. Il numero percentile rappresenta il posto che il bambino occupa rispetto ad altri cento bambini della stessa età e dello stesso sesso.