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Non solo cercare di capire e interpretare l’efficienza delle funzioni vitali primarie dei piccoli appena nati: l’Indice di Apgar, così chiamato dal nome dell’anestesista statunitense Virginia Apgar che lo ideò negli anni Cinquanta, secondo un nuovo studio può ora aiutare a predire anche il rischio di epilessia nei neonati o di paralisi cerebrale.
La valutazione alla nascita
L’indice o punteggio di apgar tecnicamente consiste in una valutazione delle condizioni del neonato nei primi 5 minuti di vita e prende in considerazione lo stato funzionale di vari organi e certe caratteristiche esteriori. Il punteggio varia tra 0 e 10, dove 10 indica un bambino in piena salute.
Le ultime ricerche
Condotto da un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia) e pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal, lo studio ha messo in evidenza non solo che il rischio di epilessia nei neonati o di paralisi cerebrale aumenta al diminuire del punteggio di Apgar, ma anche che i punteggi poco al di sotto di 10, ovvero del valore massimo totalizzabile, possono essere collegati a un rischio più elevato di incorrere in una diagnosi delle patologie indagate.
Esaminati oltre un milione di neonati
Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno esaminato oltre un milione di bambini nati a termine e senza malformazioni tra il 1999 e il 2012. Dall’analisi dei dati è emerso che 1.221 bambini (quindi lo 0,1%) ha sviluppato la paralisi cerebrale, e che rispetto ai bambini con un punteggio Apgar di 10, i neonati con un punteggio di 9 avevano quasi il doppio del rischio di sviluppare questa patologia, mentre un punteggio di 0 era associato a un rischio aumentato di 280 volte.
Anche piccole variazioni contano
La ricerca ha inoltre messo in evidenza che anche piccoli cambiamenti registrati nel punteggio calcolato prima a cinque e poi a dieci minuti dopo la nascita influiscono sui rischi: gli studiosi hanno, per esempio, rilevato che i bambini che avevano registrato un punteggio di 7/8 a cinque minuti salito poi a 9/10 a dieci minuti avevano un rischio più elevato di paralisi cerebrale o di epilessia rispetto ai neonati che avevano avuto un punteggio di 9/10 entrambe le volte.
Basso il rischio assoluto
“Tuttavia – conclude Martina Persson, pediatra e professore associato presso il Dipartimento di Medicina del Karolinska Institutet – è importante ricordare che anche se i rischi relativi sono elevati, i rischi assoluti di sviluppare la paralisi cerebrale e l’ epilessia nei neonati sono bassi. Questo significa che la maggior parte dei bambini con punteggi di Apgar molto bassi non sviluppa queste patologie”.