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I bilanci di salute sono controlli programmati a età filtro, cioè secondo un calendario preciso, che permettono di monitorare con continuità lo stato di salute e il processo di crescita del bambino. Vengono eseguiti dal pediatra di base con cadenze fisse, dal primo mese di vita fino ai 14 anni. Attraverso la visita e l’esecuzione di alcuni test permettono di valutare le condizioni di salute e il rispetto delle varie tappe di crescita verificando le capacità motorie, visive, uditive e comportamentali nonché le competenze emotive e relazionali. Non sono quindi semplici controlli ma un prezioso strumento di prevenzione: permettono di individuare difetti neuro-sensoriali precoci e di stabilire gli interventi più efficaci, mettono in atto misure di profilassi delle malattie infettive, educano alla salute attraverso una serie di consigli sulle buone pratiche che i genitori possono adottare nelle più diverse situazioni.
A cosa servono i bilanci di salute
Come spiegano gli esperti della SICuPP, la Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche, i bilanci di salute sono valutazioni globali che vengono effettuate dal pediatra che ha in carico il bambino. Vengono programmati ad età ben precise per individuare le problematiche proprie del periodo: per ogni malattia esiste infatti un’età buona per cercarla, per prevenirla ed eventualmente per mettere in atto gli interventi necessari per tamponarla. I bilanci di salute sono quindi interventi di medicina individuale rivolti ad ogni singolo bambino diversi quindi dagli screening che sono invece interventi collettivi di prevenzione. Alcuni di questi screening come quelli riguardanti l’ambliopia o i problemi di udito sono inseriti comunque nel piano dei bilanci di salute.
Introdotti in via sperimentale nel 1996 e confermati in via definitiva nel 2000, i bilanci di salute sono diversi anche dai semplici controlli perché prevedono una serie di valutazioni ad età prestabilite. Rappresentano quindi uno strumento privilegiato non solo per valutare la crescita e lo stato di salute generale del bambino ma anche per mettere in atto interventi di educazione sanitaria e profilassi delle malattie infettive. I bilanci di salute rientrano infatti un programma di sorveglianza sanitaria in età pediatrica che comprende anche aspetti di promozione ed educazione alla salute volti a orientare in modo positivo lo sviluppo del bambino. Fare un bilancio di salute, quindi, non significa solo pesare e misurare il piccolo, ma prendere in carico globalmente sia il bambino che la famiglia. Le finalità dei bilanci di salute sono molteplici e complesse: servono per intercettare precocemente eventuali patologie e disabilità fisiche, mentali e psicologiche in modo che possano essere trattate efficacemente. Scoprirle più tardi può significare infatti non ottenere lo stesso risultato che può offrire un intervento precoce. Non va dimenticato poi che i bilanci di salute sono utili anche per promuovere l’educazione sanitaria, l’adesione al piano vaccinale suggerendo ai genitori quali vaccinazioni fare e il calendario in cui programmarle. Rappresentano infine un appuntamento importante per entrare in contatto diretto con i bisogni delle famiglie così da poterle supportare con consigli e indicazioni. Non si tratta quindi di semplici visite ma di appuntamenti insostituibili di prevenzione per i bambini, di sostegno e di rafforzamento per i genitori.
Ogni quanto vanno effettuati controlli dal pediatra
Inseriti nel “Progetto Salute-Infanzia”, i bilanci di salute si articolano in sei controlli di base da effettuare nei primi sei anni di età. Le singole regioni possono poi decidere di ampliare il numero dei bilanci di salute nelle diverse età filtro. I controlli sono più frequenti nel primo anno di vita per diradarsi in linea generale man mano che il bambino cresce. Oltre alla prima visita che va effettuata entro i primi 45 giorni di vita e che serve come presa in carico del piccolo paziente, il calendario dei bilanci abitualmente proposto comprende appuntamenti a 3-6-8-12-18-36 mesi poi a 6-10 e 14 anni.
Nel corso di ogni visita di controllo prevista dal calendario il pediatra di base:
- compie una visita generale del bambino;
- misura altezza, peso e circonferenza cranica del piccolo;
- verifica il suo sviluppo psico-motorio;
- controlla la vista e l’udito.
Inoltre, si informa sul comportamento e l’alimentazione del bebè, fornisce indicazioni sul calendario vaccinale e verifica che il piccolo lo stia seguendo, ed esegue specifici controlli per disturbi, più facilmente risolvibili con una diagnosi precoce.
Il calendario da seguire
Viene proposto in genere dal pediatra nel corso della prima visita. E’ importante in ogni caso che i genitori conoscano le scadenze e sollecitino attivamente i bilanci qualora l’intervento del pediatra non sia puntuale.
Il bilancio del 1 mese di vita
I pediatri della SICuPP sottolineano che questo incontro è basilare perché getta le basi per un rapporto che deve durare anni, basato sulla fiducia, sulla collaborazione e sull’alleanza tra il pediatra e la famiglia al fine di garantire la migliore salute possibile al nuovo nato. Il bilancio del 1° mese comprende le valutazioni antropometriche con le misurazioni di peso, altezza, circonferenza cranica, circonferenza toracica. Per verificare l’eventuale presenza di una displasia congenita dell’anca il pediatra esegue la manovra di Ortolani-Barlow e la manovra di abduzione.
Per quanto riguarda lo sviluppo psicomotorio viene valutata l’asimmetria fisiologica e i writhing movements (definiti anche general movements): si tratta di movimenti spontanei di tipo rotatorio come una sorta di stiracchiamenti degli arti e del collo che prevalgono nelle prime 6-9 settimane di vita. Questi movimenti sono considerati anormali quando il repertorio è monotono e meno complesso del normale, segnale di una problematica neurologica che può comparire anche in età successiva e che va quindi monitorata con attenzione. Osservando il contatto visivo e le risposte alla voce il pediatra dà una valutazione comportamentale. Con l’esecuzione del riflesso rosso sulle pupille si esclude l’eventuale presenza di cataratta mentre per l’udito si valuta la risposta ai rumori. Il pediatra infine consiglia i genitori in merito all’allattamento, la posizione in culla e la sicurezza in macchina.
Il bilancio a 3 mesi
Il medico ripete il controllo auxologico su peso, altezza, circonferenza cranica, circonferenza toracica. Verifica la prevenzione della displasia congenita dell’anca attraverso la manovra di Ortolani-Barlow e la manovra di abduzione. Per quanto riguarda lo sviluppo neuromotorio valuta il controllo del capo e i movimenti di Fidgety: si tratta di movimenti circolari, di piccola ampiezza, velocità moderata e accelerazione variabile, che iniziano attorno alle 7-9 settimane di vita per scomparire attorno alle 15-20. Il pediatra osserva il sorriso, indice di interazione relazionale così come la presenza di suoni di ciangottio, cioè di gorgogli e gridolini. Effettua il test della vista e per l’udito il Clap test, la valutazione del sobbalzo del bambino in risposta al rumore provocato dal battito delle mani, presente fino a 4 mesi di vita. Valuta la necessità di integrare l’allattamento naturale con quello artificiale in caso di esaurimento di latte materno e rallentata crescita del piccolo e presenta l’elenco dei vaccini obbligatori e raccomandati.
Il bilancio a 6 mesi
Rimangono di base i controlli per verificare la crescita con misurazione di peso, altezza, circonferenza cranica e toracica. Lo specialista verifica i progressi legati alle reazioni agli stimoli vocali osservando l’orientamento ai suoni e la lallazione spontanea. Per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo viene valutata la capacità di imitare suoni conosciuti e la cosiddetta permanenza dell’oggetto parzialmente nascosto cioè la capacità del neonato di cercare attivamente un oggetto non del tutto nascosto. La postura e la motricità spontanea vengono controllate attraverso la valutazione del tronco in posizione seduta e la postura da prono sulle mani. Un momento importante è l’osservazione della relazione con la figura materna mentre per quanto riguarda il discorso alimentare il pediatra fornisce le prime indicazioni relative allo svezzamento.
Il bilancio a 8 mesi
Prevede le consuete valutazioni antropometriche: peso, altezza, circonferenza cranica, circonferenza toracica. La postura e la motricità spontanea vengono controllate attraverso la valutazione della posizione seduta e dei giochi effettuati con entrambe le mani. Per verificare le risposte cognitive il pediatra valuta la capacità di imitare suoni sillabici e di cercare un oggetto del tutto nascosto; per l’analisi delle risposte comportamentali verifica la presenza dell’angoscia dell’ottavo mese legata all’allontanamento della madre e della lallazione non più spontanea ma intenzionale. Particolare attenzione viene data al test della vista e dell’udito, attraverso l’esecuzione del boel test. Vengono indicati nuovi alimenti solidi da aggiungere nella dieta del piccolo. In genere viene anche consegnato e spiegato l’opuscolo con le linee guida sulla diarrea
Il bilancio a 12 mesi
Accanto ai soliti controlli il pediatra effettua una più approfondita valutazione dello sviluppo psico-motorio controllando la postura eretta con un sostegno e la cosiddetta andatura a tappa da crociera o cruising che consiste nel muovere i piedi da un lato all’altro aggrappandosi a mobili oppure ad altri supporti fissi, andatura preparatoria alla camminata in posizione eretta. Il pediatra valuta le risposte cognitive come l’imitazione di parole e gesti e il gioco costruttivo, e comportamentali osservando le prime parole. Fornisce altre indicazioni relative all’alimentazione più adatta, alle calzature più idonee ai primi passi e alla fluoroprofilassi per i dentini.
Il bilancio a 18 mesi
Comprende le valutazioni antropometriche: peso, altezza, circonferenza cranica, circonferenza toracica. La valutazione del comportamento relazionale avviene attraverso l’osservazione del linguaggio e quella dello sviluppo neuromotorio controllando la deambulazione. Per il controllo della funzione visiva viene eseguito lo Stereo Test di Lang. Per l’educazione sanitaria viene consegnato e spiegato l’opuscolo sugli incidenti.
Il bilancio a 3 anni
Il pediatra valuta il comportamento relazionale attraverso il linguaggio e lo sviluppo neuromotorio valutando la deambulazione. Per la vista viene eseguito il test delle E di Albini che misura l’acuità visiva: a tre anni, infatti, il piccolo dovrebbe vedere almeno 7-8 decimi. Il pediatra dà indicazioni circa l’igiene orale e l’educazione al vasino. In questa fase prescrive in genere anche una visita oculistica e una ortopedica e consiglia un primo controllo odontoiatrico. Consegna e spiega l’opuscolo sulle infezioni respiratorie ricorrenti, in concomitanza con il probabile ingresso del bambino in comunità.
Il bilancio a 6 anni
In occasione di questa visita accanto a tutti i controlli di routine il pediatra consiglia in genere un controllo oculistico, ortopedico e odontoiatrico. Valuta poi lo sviluppo relazionale attraverso alcune domande sull’inserimento scolastico, il comportamento con i genitori, gli amici etc. Per la vista viene misurata l’acuità visiva con le apposite tabelle che riportano le lettere dell’alfabeto. Infine, vengono forniti consigli sullo stile di vita con particolare attenzione alla promozione dell’attività fisica.
Il bilancio a 10 anni
Comprende oltre alle misurazioni antropometriche del peso e dell’altezza, anche la valutazione dello sviluppo puberale attraverso la determinazione degli stadi di Tanner. Per la prevenzione del rischio cardiovascolare è bene che il pediatra misuri la pressione arteriosa. Importante verificare il comportamento relazionale così da evidenziare problemi scolastici o comportamentali. Per la vista il pediatra valuta l’acuità visiva. Per la prevenzione e l’identificazione precoce della scoliosi viene monitorato il rachide attraverso l’one minute test: con il bambino svestito, in posizione eretta, a piedi uniti, con gli arti inferiori estesi e gli arti superiori lungo i fianchi, il viso rivolto in avanti, il pediatra verifica l’altezza delle spalle, delle scapole e dei fianchi e l’equilibrio del rachide cioè l’allineamento delle vertebre.
Il bilancio a 13 anni
Si tratta dell’ultimo bilancio di salute che esegue il pediatra che verrà sostituito dal medico di medicina generale al quale verranno trasmesse tutte le informazioni sanitarie relative al giovane paziente.