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Far addormentare un neonato è un compito che richiede tempo, pazienza e un po’ di prove per trovare il metodo giusto per far rilassare il proprio piccolo; ogni bimbo, infatti, è diverso dall’altro anche sotto questo aspetto!
Ci sono però alcuni accorgimenti che sicuramente renderanno l’addormentamento del bimbo più rapido e sereno: una rilassante routine serale con tante coccole, una stanza accogliente e silenziosa, il contatto fisico con mamma e papà, l’ascolto di rumori bianchi.
I genitori possono poi imparare a cogliere i segnali che indicano che il bimbo è pronto per la nanna senza aspettare che sia troppo stanco e che diventi quindi irrequieto e difficile da tranquillizzare; meglio poi puntare su giochi tranquilli ed evitare di sovraeccitare il piccolo prima di andare a letto. La cosa più importante è comunque quella di avere tanta pazienza, ricordando che il bimbo non fa i capricci, ma che i risvegli frequenti per i bambini molto piccoli sono la normalità.
1) Creare una routine quotidiana
Una routine quotidiana che crei uno stato di calma e serenità nel bimbo prima di andare a nanna faciliterà sicuramente il sonno. Ogni bambino è diverso e sarà compito dei genitori capire quali siano le azioni che hanno un maggiore effetto rilassante sul piccolo. Si possono comunque provare:
- un bagnetto rilassante
- un massaggio con olio di mandorle
- la lettura di una favola
- il canto di una ninna-nanna
L’importante è che queste azioni diventino un vero e proprio rituale che possa aiutare il piccolo a comprendere che è il momento della nanna e accompagnarlo ad un addormentamento sereno. Anche l’orario è importante: bisognerebbe cercare di mettere il bimbo a dormire sempre alla stessa ora.
2) Scegliere con cura la zona nanna
L’ideale sarebbe abituare il neonato a dormire nella sua culla o nel suo lettino, quello in cui trascorrerà la notte; meglio quindi evitare di farlo addormentare sul divano o nel letto dei genitori, se poi dovrà essere trasferito nel suo lettino; questo potrebbe svegliare il bambino, creare confusione e rendere più difficile il riaddormentamento.
L’ambiente in cui dorme il bambino è importante e deve essere preparato con attenzione per poter conciliare il sonno. La caratteristiche della stanza ideale sono:
- un ambiente buio o in penombra;
- con una temperatura confortevole, non troppo calda e non troppo fredda;
- una luce notturna per bambini (opzionale) che può rassicurare il piccolo;
- un rumore bianco o una musica rilassante può conciliare il sonno e coprire eventuali rumori di sottofondo.
3) Favorire il contatto
Il neonato, alla nascita, passa da un ambiente ristretto in cui si sentiva al sicuro ad un mondo vasto e pieno di stimoli. Il contatto con i genitori aiuterà sicuramente il bambino a sentirsi più sicuro e rilassato, facilitando l’addormentamento serale, così come cullarlo ritmicamente e in maniera dolce.

Foto di Pixabay da Pexels
A questo scopo si possono usare fasce e marsupi, che possono favorire il contatto fisico con il genitore, aiutano il piccolo a trovare una posizione comoda e permettendo all’adulto di riposare le braccia.
Un’altra opzione è quella dello swaddling, consigliata da alcuni specialisti: consiste nel fasciare il neonato in modo che si senta “contenuto” e protetto come quando era nella pancia della mamma, riducendo anche il rischio che si svegli a causa di soprassalti o movimenti involontari.
Questa tecnica deve però essere applicata in maniera corretta per evitare ogni possibile rischio e solo fino a quando il piccolo non sarà in grado di girarsi da solo.
4) Farsi aiutare dai rumori bianchi
Per far addormentare un neonato si può ricorrere anche ai cosiddetti rumori bianchi, cioè quelli che sono la somma di tutte le frequenze udibili. Questi suoni, come ad esempio quello del phon o dell’aspirapolvere, aiutano a mascherare altri rumori che possono risultare fastidiosi e interferire con l’addormentamento.
Molti genitori affermano che il proprio bimbo si calma nel giro di pochi minuti ascoltando questi suoni e alcuni studi scientifici sembrano dar loro ragione. Se non si vuole ricorrere al phon, ci sono cd, app o dispositivi che producono rumori bianchi proprio allo scopo di favorire il sonno dei bambini.
Altri consigli pratici
Ci sono tanti piccoli consigli che possono aiutare i neonati ad addormentarsi e alcune accortezze che sicuramente favoriranno un buon riposo dei piccoli:
- evitare la sovrastimolazione serale: è importante non sollecitare troppo il bambino, ad esempio con giochi vivaci, subito prima di andare a nanna. Queste azioni causano un sovraccarico e l’agitazione causata dalla stanchezza renderà più difficile il processo di addormentamento e un sonno ristoratore;
- aiutare il bambino a distinguere il giorno dalla notte; il processo non è immediato, ma può essere agevolato, ad esempio, mantenendo la casa luminosa durante il giorno, in modo da favorire le attività e creando invece un ambiente buio e silenzioso quando è ora di andare a letto, riducendo le attività al minimo;
- fare attenzione ai segnali di stanchezza che indicano che il piccolo è pronto per andare a nanna: ognuno avrà i suoi, ma in generale possono essere sbadigli, sfregamento degli occhi, una maggiore irritabilità o, al contrario, una maggiore tranquillità. Mettere a letto i bambini al momento giusto, e non quando sono ormai molto stanchi, favorisce un addormentamento più rapido e sereno;
- assicurarsi prima di andare a letto che il pannolino sia messo bene e che non sia da cambiare, in modo che il bimbo durante la notte non sia infastidito dal pannolino bagnato, oppure troppo stretto;
- tenere un tono di voce calmo e rilassato per infondere tranquillità al bambino, sussurrando dolcemente o canticchiando qualche canzoncina;
- non avere fretta: è meglio prendersi tutto il tempo necessario per mettere il bambino a dormire, senza voler velocizzare la routine della nanna; questo potrebbe stressare il piccolo e impedirgli di prendere sonno;
- avere pazienza, ricordando che nei bambini molto piccoli i risvegli frequenti sono normali, che non si tratta di capricci e che non sono dovuti ad errori commessi dai genitori.
In casi estremi, quando nessuno di questi consigli sembra funzionare, si può chiedere consiglio al proprio pediatra, oppure ad un esperto.

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Perché il neonato non dorme?
Molti genitori si chiedono perché il neonato non dorme. Ogni bambino è diverso dall’altro: ce ne sono alcuni che sembrano aver bisogno di meno aiuto per addormentarsi e che hanno un sonno meno disturbato e altri che faticano a prendere sonno e si svegliano più frequentemente.
Queste differenze sono dovute a diverse cause, tra cui anche fattori genetici e gravidanza e parto; spesso una gravidanza e un parto fisiologici favoriscono un migliore sviluppo delle capacità di regolazione, mentre patologie della gravidanza e un parto pretermine lo rendono più difficile.
In generale, però, nei primi quattro mesi di vita i problemi del sonno dei neonati non sono così rari a causa di una immaturità della funzione cerebrale per regolare gli stati di veglia e di sonno e il passaggio tra l’uno e l’altro. Dopo questo periodo, il processo di addormentamento e risveglio è percepito anche come una separazione, il che può contribuire alle difficoltà nel sonno.
Foto di copertina di Pixabay da Pexels
In breve
Per i bambini piccoli è normale avere difficoltà ad addormentarsi e svegliarsi frequentemente di notte. I genitori possono aiutare i neonati a dormire meglio con una routine che li porti a rilassarsi prima di andare a nanna.