Le coliche neonato sono dolorosi mal di pancia caratterizzati da spasmi dell’intestino e da distensione addominale, provocati dall’eccesso di aria nell’addome che dilata le pareti dell’intestino. È possibile distinguere le coliche gassose del neonato dagli altri tipi di mal di pancia, grazie ad alcune caratteristiche tipiche di questo disturbo:
- compaiono quasi sempre nel tardo pomeriggio o di sera:
- il bambino che ne è colpito, manifesta il dolore piangendo in maniera inconsobabile e flette le gambe sul pancino;
- l’addome appare gonfio e teso, accompagnato dal passaggio ed espulsione di gas.
Sull’origine di questo disturbo sono state formulate diverse ipotesi, ma tutte fanno capo a una sostanziale immaturità dell’apparato gastrointestinale del piccolo. Il bambino non riesce ad espellere l’aria ingurgitata in eccesso (aerofagia) con le poppate, a causa di una peristalsi (i movimenti che l’intestino compie per svuotarsi) inefficace. L’aria, che perciò si accumula all’interno, provoca il fastidio (meteorismo). Non a caso, infatti, le coliche gassose, tipiche del neonato, si risolvono spontaneamente verso il quarto mese di vita, quando l’intestino del bimbo raggiunge un maggior grado di maturità. In alcuni casi la causa scatenante del pianto inconsolabile del neonato non sono le coliche gassose, ma la tensione che si crea tra il genitore e il lattante. Se, in particolare, la mamma si sente inadeguata per il nuovo ruolo di madre, vive nel timore ossessivo di sbagliare, prova stanchezza e spesso anche solitudine. Il piccolo, molto sensibile a cogliere i segnali di stress della mamma, manifesta il suo disagio con pianto e irrequietezza, caricando di ulteriore tensione la situazione. Si crea così un circolo vizioso che coinvolge tutta la famiglia. Solo il tempo e le continue conferme sono in grado di riportare la serenità in famiglia, a beneficio di tutti, soprattutto del bambino.
Per consolare e rilassare il bambino, è innanzitutto fondamentale che anche la mamma (o chi si prenda cura di lui) sia tranquilla. Si può prendere in braccio il bambino, cullandolo e parlandogli dolcemente per trasmettergli la sicurezza di cui ha bisogno. Molti neonati si calmano se messi a pancia in giù. Se i familiari (per esempio nonne o zie) sono fonte di stress, vanno allontanati con le buone maniere. Esistono poi diversi sistemi cui si può ricorrere per calmare il bambino:
- immergersi nella vasca da bagno tenendo il bambino in braccio: il contatto con l’acqua calda (37° C) riporta immediatamente il piccolo nella dimensione fetale, producendo un effetto distensivo;
- offrirgli il succhietto: può servire da elemento consolatorio;
- preparargli una camomilla o una tisana con i semi di finocchio. La camomilla calma gli spasmi intestinali, mentre il finocchio favorisce la frantumazione delle fastidiose bolle d’aria e quindi ne agevola l’eliminazione.
- fare una breve passeggiata: uscire e distrarsi fa bene al piccolo e anche alla mamma.
Le coliche gassose colpiscono, di norma, di più i neonati nutriti con il latte formulato. In questo caso è bene tenere sempre inclinato il biberon, durante la poppata, in modo che la tettarella sia sempre piena di latte, per limitare la quantità di aria ingurgitata. Se necessario, il pediatra provvederà a cambiare la formula di latte con un’altra più adatta al bimbo. In commercio ne esistono di diverse varietà, da quello povero di lattosio (zucchero del latte), per i bebè intolleranti a questa sostanza, a quello di soia o di riso o con proteine idrolizzate (rese più digeribili da un particolare processo di frantumazione). Se, invece, il piccolo è allattato al seno, occorre controllare l’alimentazione della mamma. Di norma basta eliminare il latte e i derivati e le uova per risolvere il problema delle coliche nel neonato.
Nato da un’antica tradizione orientale, il massaggio si sta diffondendo anche nel mondo occidentale: grazie al contatto affettivo che crea tra genitore e neonato, il massaggio favorisce uno stato di benessere e il rilassamento per entrambi. Il massaggio viene praticato al pancino con lo scopo di favorire la fuoriuscita di aria. Dopo avere disteso il piccolo sul fasciatoio in posizione supina (a pancia in su), occorre esercitare una leggera pressione sull’addome. È possibile alleviare il dolore, anche eseguendo dei piccoli e leggeri movimenti rotatori delle gambine, muovendole a “bicicletta”.
Per alleviare il dolore, è consigliabile anche appoggiare il lattante sull’avambraccio dell’adulto, in posizione prona (a pancia in giù), massaggiandogli delicatamente la schiena, per favorire la fuoriuscita di gas. Anche l’aromaterapia può donare sollievo al bambino in preda ai dolori delle coliche. Per preparare delle compresse aromatiche, occorre versare in un litro d’acqua tiepida una goccia di olio essenziale di mandarino e una di olio essenziale di camomilla, entrambi dall’effetto rilassante. Bisogna poi bagnare una compressa di garza con l’acqua aromatizzata, strizzarla bene e applicarla più volte sul pancino del piccolo. Dopo che il bebè si è addormentato, adagiarlo nel lettino, girandolo sul fianco sinistro per favorire la fuoriuscita di aria.
I farmaci vanno utilizzati solo se prescritti dal pediatra e se gli altri rimedi non hanno dato risultati. Nel bebè si possono utilizzare i preparati a base di dimeticone. Gli anti-spastici vanno usati solo quando proprio non si riesce a calmare il piccolo.