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I capelli dei bambini crescono in media di 6-7 millimetri al mese. Non esiste comunque una regola fissa dal momento che la velocità e l’entità della crescita sono influenzate in maniera diretta da fattori di ordine ereditario e genetico. In alcuni casi comunque può succedere che la crescita sia significativamente molto lenta e che la capigliatura, pur essendo folta, non riesca a superare una certa lunghezza.
Se questo succede dopo i quattro, cinque anni è bene rivolgersi al pediatra perché potrebbe trattarsi di sindrome dell’anagen breve o di sindrome dei capelli caduchi in anagen. Entrambe sono condizioni molto rare ma irreversibili: se la prima è meno preoccupante, la seconda richiede particolare attenzione nella gestione dei capelli.
Le cause
A determinare la lunghezza e la velocità di crescita dei capelli sono soprattutto fattori costituzionali, genetici ed ereditari. Non si deve dimenticare però che ci sono molti fattori ambientali che possono influenzare la crescita dei capelli, a volte in maniera temporanea, altre permanente.
Tra questi si elencano disturbi ormonali, stress, infezioni, malnutrizione o significative perdite di peso, chemioterapie per tumori, intossicazioni da metalli pesanti o da altre sostanze chimiche, esposizione a radiazioni. Si tratta in ogni caso di situazioni che difficilmente interessano i bambini. Ma ci sono altre due possibili cause che possono portare i capelli a non crescere. Si tratta di due sindromi rare che vanno sotto il nome di sindrome dell’anagen breve (SAS Short Anagen Syndrome) e della sindrome dei capelli caduchi in anagen (LAS Loose Anagen Syndrome) .
La sindrome dell’anagen breve
La SAS è una condizione in cui la fase anagen di crescita del capello è più breve rispetto al normale cioè dura solo uno o due anni al massimo. Questo fa sì che la chioma cresca in modo molto lento. I genitori si accorgono del problema dal momento che i capelli del bambino sembrano non crescere o crescere pochissimo, al punto da non richiedere quasi mai di essere tagliati. A parte la scarsa lunghezza, la chioma non presenta però altri particolari problemi: è folta, non è fragile, non si svuota.
La SAS è molto rara e riguarda pochissimi casi, principalmente femmine di etnia caucasica, in genere con capelli biondi. Le cause non sono note, anche se sono stati descritti casi ricorrenti nello stesso nucleo familiare, suggerendo così che le ragioni siano di ordine genetico. Diverso il discorso per la LAS, una situazione caratterizzata da un maggior numero di capelli che si trovano contemporaneamente nella fase telogen cioè di caduta. In questo caso i capelli non solo non crescono ma tendono ad essere sottili, difficili da pettinare e facili alla caduta.
Quando preoccuparsi
Non è il caso di allarmarsi subito se i capelli non crescono. Entrambe le problematiche, la SAS come la LAS, si possono rilevare in genere nei bambini attorno ai 3-5 anni. In questo arco di tempo se i genitori notano una crescita molto lenta, testimoniata dal fatto che non sia quasi mai necessario portare i bambini dal parrucchiere, è bene che si rivolgano prima al pediatra che può indirizzare poi verso lo specialista, il dermatologo o il tricologo.
La presenza di una delle due sindromi va infatti confermata con un tricogramma, l’esame microscopico del capello, e con un pull test dei capelli, un semplice test che rivela quanti capelli cadono tirando una ciocca. Nel caso della sindrome dell’anagen breve ne restano solo un paio come di norma mentre nel caso della SAS se ne strappano più di una decina essendo i capelli molto sottili e fragili.
Come fare
Se la crescita lenta dei capelli è dovuta alla SAS non ci sono particolari terapie da mettere in atto per risolverla dal momento che si tratta di una problematica legata a fattori costituzionali. In alcuni casi si nota un miglioramento della situazione con la pubertà. Valgono comunque sempre le buone regole che suggeriscono di trattare i capelli, sin da bambini, con molta delicatezza usando detergenti delicati, non strofinandoli eccessivamente con la salvietta dopo il lavaggio e non sottoponendoli a aggressioni forti come quella del calore eccessivo del phon.
In presenza di LAS le attenzioni da rivolgere ai capelli, che tendono a cadere facilmente, devono essere massime: oltre a un lavaggio delicatissimo, occorre procedere con cautela nel pettinare la chioma usando solo spazzole molto morbide ed evitando, nel caso delle bambine, di fare acconciature come code, trecce e chignon dove i capelli devono essere “tirati” con il rischio di spezzarli e strapparli.
Quando crescono i capelli?
Osservando un neonato spesso ci si focalizza sui capelli chiedendosi perché alcuni bambini nascono con i capelli e altri invece sono pelati. La differenza nasce dal fatto che tutti i nascituri ancora nel pancione hanno i capelli, o meglio presentano il cuoio capelluto ricoperto da una lanugine, chiamata vello fetale. Questa lanugine appare tra il sesto e il settimo mese di gestazione per poi cadere alla fine dell’ottavo mese.
La formazione di questa peluria è influenzata dagli estrogeni prodotti in grande quantità dalla placenta. Alla nascita o comunque nel corso delle prime settimane di vita, il brusco calo degli ormoni placentari provoca molto spesso la perdita di tutti i capelli. Questo però non deve assolutamente preoccupare visto che si tratta di un evento fisiologico. Dopo la scomparsa del vello fetale, cominciano a crescere i capelli veri e propri. Ma la velocità di crescita è del tutto soggettiva e la scarsa presenza di capelli non desta preoccupazione fino attorno ai quattro, cinque anni di vita.
Le fasi del capello
La crescita di un capello avviene attraverso tre fasi:
- anagen
- catagen
- telogen
Nella fase anagen, le cellule del bulbo pilifero, la struttura strettamente connessa con il cuoio capelluto e con i vasi che lo irrorano e che avvolge la radice del capello, si moltiplicano attivamente facendo crescere il capello. Questa fase dura da 4 a 7 anni, un tempo che varia da soggetto a soggetto in base a fattori ereditari. E’ la durata dell’anagen che influenza soprattutto la lunghezza massima raggiungibile dai capelli di una persona: in presenza di SAS infatti risulta molto breve, solo uno, due anni.
Dalla fase anagen il capello passa poi ad una breve fase detta catagen della durata di 2-3 settimane, in cui la crescita del capello si arresta perché il bulbo perde la connessione con i vasi sanguigni del cuoio capelluto che lo nutrono.
A questa segue la fase telogen, della durata di 2-3 mesi, in cui il capello si stacca e cade. Non tutti i capelli ovviamente si trovano nella stessa fase e questo fa sì che la chioma non si diradi: in genere circa il 90% dei capelli si trova nella fase anagen, anche se in momenti diversi della sua durata. In questo modo viene garantito un ricambio continuo di capelli senza che la capigliatura si svuoti.