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L’Italia è sempre più un Paese per vecchi. I nuovi nati, infatti, continuano a diminuire e il calo nascite è ormai una costante. Basti pensare che nel 2018 sono stati registrati all’anagrafe per nascita solo 439.747 bambini: ebbene, l’anno precedente, le iscrizioni erano state oltre 18mila in più. A scattare la fotografia aggiornata delle nascite nel nostro paese è l’ultimo rapporto Istat “Natalità e fecondità della popolazione residente anno 2018” .
Una situazione preoccupante
Nell’ultimo decennio in Italia i nuovi nati sono diminuiti di 136.912 unità: rispetto al 2008, nel 2018 c’è stato quasi un quarto di nascite in meno, più precisamente il 24% in meno. E questo trend negativo non accenna ad arrestarsi: stando ai dati provvisori relativi al periodo gennaio-giugno 2019, i bambini venuti alla luce nel lasso di tempo considerato sono calati ulteriormente, di quasi 5mila unità rispetto allo stesso semestre del 2018. A calare a picco sono state soprattutto le “cicogne” di coppie di genitori entrambi italiani: nel 2018 sono state 343.169, ossia quasi 140mila in meno rispetto a 10 anni fa.
Un fenomeno complesso
Ma per quali ragioni in Italia si fanno sempre meno figli? Le motivazioni del calo nascite sono diverse. Innanzitutto, occorre considerare che le donne in età feconda, ossia nella fascia 15-49 anni, continuano a diminuire, proprio per la scarsa natalità. A questo si aggiungono fattori come i lunghi percorsi di studi, la difficoltà a trovare lavoro, le unioni poco stabili, la crisi. E, infatti, l’età media delle donne al primo parto è aumentata di tre anni rispetto al 1995, arrivando a 31,2 anni.
Il calo nascite riguarda anche gli stranieri
E chi pensa che le sorti della natalità italiana possano essere risollevate dagli stranieri dovrà ricredersi. Infatti, dal 2012 al 2018 sono calati di quasi 11mila unità anche i nati con almeno un genitore straniero. Solo nell’ultimo anno la diminuzione è stata di 2.600 bambini.
Con 96.578 unità, comunque, i figli di coppie miste costituiscono ancora il 22% del totale dei nati.