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Cameretta con culla o lettino, copertine e corredino pronti. Passeggino appena comprato…quanti sono i preparativi che ogni mamma e ogni papà devono affrontare quando arriva un bimbo? Davvero tanti, e sembrano non finire mai. Particolare attenzione, poi, deve essere prestata al cane di casa per prepararlo all’arrivo di un nuovo membro in famiglia. Soprattutto se si tratta del primo figlio e, quindi, del primo compagno di giochi per l’amico a 4 zampe.
Un evento destabilizzante
A spiegare come e perché l’amico “peloso” vada preparato all’arrivo imminente di un bimbo è Micol Vago, coach ed educatrice cinofila e fondatrice di HelpingMama, network di professioniste che si occupa a tutto tondo del benessere della famiglia: “Soprattutto se il bimbo che sta per nascere è il primo figlio il cane va preparato al suo arrivo perché, molto probabilmente, è abituato a essere il più coccolato di casa: pertanto vedersi diminuire di colpo le attenzioni che fino a che arriva un bimbo gli venivano riservate ogni giorno potrebbe essere emotivamente destabilizzante”.
Prepararlo in anticipo
“Fondamentale per il benessere del cane di casa e di tutta la famiglia è cominciare ad abituarlo prima della nascita del bambino sia alle attrezzature che saranno utlizzate – passeggino, fasciatoio, carrozzina, giochi – sia a ricevere attenzioni anche da altre persone come un dog-sitter, per esempio, se in futuro sarà affidato anche alle sue cure”.
Dopo la nascita
“I primi giorni è importante lasciare che il cane annusi il neonato e che si abitui a questa nuova presenza in casa”, continua l’esperta. “Cercare poi di coinvolgerlo quanto più possibile nelle attività quotidiane cui era abituato e di non trascurarlo. Faregli vivere esperienze positive in presenza del neonato, magari premiandolo con un biscottino quando si ha il piccolo in braccio”.
Gli errori da evitare
“Non vanno variate le routine relative ai pasti e alle sue abitudini: se, invece, c’è necessità di cambiarle, il processo deve essere graduale e piacevole e, soprattutto, va fatto già durante la gravidanza, prima dell’arrivo del neonato”, conclude Vago.