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È allarme latte materno. A rischio sono soprattutto le confezioni per neonati in vendita su siti internet per pochi euro. Secondo i risultati di uno studio coordinato da un’équipe del Nationwide Children’s Hospital questo prodotto potrebbe causare malattie nei bambini: infatti è stato scoperto che più di tre quarti dei campioni di latte materno venduto su internet era contaminato da batteri. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Pediatrics, è la prima ad aveto esaminare la sicurezza del latte materno venduto on line.
Risultati allarmanti
I ricercatori americani anno comprato il prodotto sui siti web e lo hanno analizzato in laboratorio, con la collaborazione del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e la Ohio State University. “Siamo stati sorpresi di scoprire che molti campioni di latte contenevano batteri e anche contaminazione fecale, molto probabilmente causata da scarsa igiene delle mani al momento della raccolta. Alcuni campioni avevano addirittura salmonella” conferma Sarah A. Keim, coordinatricedello studio. “Va detto – aggiunge la dottoressa Keim – che su questi siti non è facile capire con certezza che tipo di prodotto si riceve, se si tratta veramente di latte materno e se è sicuro per il proprio bambino”. E le conseguenze per la salute del neonato possono essere importanti. “Per questo è meglio evitare di fare acquisti di questo tipo”.
Rischi di trasmissione di agenti infettivi
Tali considerazioni non sono però una novità assoluta: nel 2010 erano già state messi in evidenza i pericoli con un avviso della Food and Drug Administration. Inoltre, un paio di anni fa l’Agenzia francese di sicurezza sanitaria (Afssaps) aveva lanciato un’allerta sui rischi di trasmissione di agenti infettivi, come meningiti, rosolia, epatiti e perfino hiv.
Scarsi controlli negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti il latte materno è considerato come un alimento comune e non viene sottoposto a controlli, come invece avviene per le donazioni di sangue. In diversi Paesi il latte materno è venduto anche dalle banche del latte che lo forniscono anche agli ospedali. In questo caso i donatori sono sottoposti ad attenti screening e il latte è pastorizzato per eliminare il pericolo di germi.