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Nel corso dell’allattamento, è importante che la mamma eviti alcune sostanze. Anche per quanto riguarda i farmaci, occorre prestare una certa cautela, anche se in misura minore rispetto alla gravidanza. Infatti, attraverso il latte, possono arrivare al bebè. In linea di massima, è meglio rinunciare a qualsiasi medicinale non necessario. In presenza di malattie che possono avere ripercussioni importanti, come asma e allergia, però è concessa qualche libertà in più.
Contro l’asma
Per curare l’asma durante l’allattamento, i farmaci più indicati sono i cortisonici e i broncodilatatori. Quando possibile, preferire i prodotti da inalare, che arrivano direttamente nelle vie respiratorie. Di conseguenza, il passaggio nel sangue e, dunque, nel latte è limitato.In particolare, i cortisonici non passano nel latte, o lo fanno in quantità minime. Ecco perché possono essere usati senza problemi, anche in sostituzione di altri medicinali vietati, ovviamente solo dietro consiglio e prescrizione medica. Sono da evitare, invece, le metilxantine, come la theofillina, perché possono provocare tachicardia, ossia aumento dei battiti del cuore, e agitazione sia nella mamma sia nel piccolo.
Contro l’allergia
Anche per contrastare i sintomi allergici, è opportuno che durante l’allattamento si ricorra a farmaci a base di cortisone. È meglio, comunque, impiegarli a basse dosi, solo se i fastidi sono di una certa intensità. Per quanto riguarda gli antistaminici, fra i medicinali più usati nel trattamento delle allergie, occorre sapere che non sono particolarmente nocivi. Tuttavia, possono causare un certo torpore nel bambino. Per questa ragione, il consiglio è di utilizzarli solo se davvero necessario, sempre in quantità limitate. Eventualmente, il medico può consigliare quelli di più recente introduzione sul mercato, come la fexofenadina e la cetirizina, che hanno un’azione più mirata e meno effetti collaterali.