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La vitamina D è più presente nel neonato se la mamma l’assume durante l’allattamento al seno: è quanto emerso da una ricerca dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda, pubblicata sul Journal of Nutrition.
Sì agli integratori
Ricorrere a un integratore di vitamina D per le donne che allattano può essere, dunque, un vantaggio per i bambini, che possono così contare su livelli più alti di questa vitamina, essenziale soprattutto nelle prime fasi della crescita, per fissare il calcio e per il metabolismo delle ossa. La carenza di vitamina D, al contrario, espone al rachitismo, una malattia delle ossa che consiste in uno scarso sviluppo per la carenza di calcio, la cui dose adeguata è garantita anche dall’apporto sufficiente di vitamina D. Lo studio dell’università neozelandese ha coinvolto 90 donne, in allattamento esclusivo al seno per sei mesi. Dai risultati è emerso un aumento significativo dei livelli di vitamina D nei neonati, le cui madri hanno assunto una quantità maggiore di questa vitamina.
Un aiuto per le ossa
Oggi si sa che, se la vitamina D è carente nell’organismo, le ossa si indeboliscono. È anche possibile che dosi troppo basse di questa sostanza coincidano con un calo del tono dell’umore e della capacità di concentrazione. A rischio di carenza è soprattutto la neomamma durante l’allattamento al seno. Il latte, infatti, apporta al piccolo calcio e altri minerali, proteine e vitamine tra cui la D. Per la produzione del latte tali sostanze vengono sottratte al corpo della madre. Ecco perché è importante fare scorta di questa vitamina.
L’esposizione al sole
L’assunzione di vitamina D nella forma attiva, chiamata acido docosaesaenoico o DHA, è necessaria per un corretto sviluppo delle strutture cerebrali e retiniche. Si raccomanda in allattamento, cosi come in gravidanza, l’assunzione di 100-200 mg/die di DHA in più rispetto a quanto indicato per la donna adulta. La dose maggiore è, però ,assicurata prima di tutto dall’esposizione al sole. La quantità di vitamina D sintetizzata è poi immagazzinata nel fegato, dove resta come scorta nei giorni di minore irradiazione solare.