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È l’alimento migliore in assoluto per i neonati: infatti, fornisce loro tutto ciò di cui hanno bisogno nelle giuste quantità e nelle giuste proporzioni. Questo non significa, però, che il bebè vada nutrito con il latte materno a tutti i costi. Se le mamme italiane sembrano saperlo, quelle britanniche e inglesi non paiono così convinte. Lo dimostra il fatto che è in crescita il numero di quelle che si affidano al mercato “nero” pur di non farlo mancare al proprio bambino.
Allattare non è facile
L’allattamento al seno è una delle pratiche più naturali e istintive che ci siano. Non per questo è facile. Al contrario: una mamma che decide di nutrire il proprio bebè con il latte materno, spesso, deve affrontare numerose difficoltà. Il bimbo che non si attacca correttamente, le poppate ravvicinate e interminabili, i frequenti risvegli durante la notte, eventuali problemi come ragadi o mastite, il poco latte o il latte troppo abbondante sono tutti ostacoli che possono rendere molto difficile la strada intrapresa. Tutto questo aiuta a spiegare perché sono moltissime le neomamme che decidono di rinunciare e passare al latte artificiale. Ci sono anche donne che non tentano nemmeno di allattare, preferendo fin da subito il biberon, o che non possono allattare per motivi di salute.
Reperibile anche online
Tutte le mamme, però, sanno che il latte materno è ineguagliabile, a maggior ragione se il bebè è nato prematuro oppure se ha qualche problema di salute. Ecco perché in Gran Bretagna e negli Stati Uniti sta crescendo il numero di quelle che si rivolgono al mercato sottobanco online per acquistare questo alimento così prezioso. Attraverso forum, siti specializzati, social network si entra in contatto con altre neomamme che allattano al seno e sono intenzionate a vendere l’eccesso di latte per guadagnare un po’ di soldi.
Si risparmia ma…
Acquistare il latte materno online è più conveniente che comprarlo da banche del latte regolamentate: il risparmio può essere anche di due dollari ogni 30 millilitri. Le mamme che decidono di vendere il proprio latte ad altre donne, infatti, non si preoccupano di effettuare tutte quelle procedure necessarie per la sicurezza ma costose, come la pastorizzazione, i test per individuare le malattie e la contaminazione del latte, una raccolta, conservazione e trasporto adeguati.
… si corrono tanti rischi
Questo risparmio, però, non è “indolore”. I rischi per la salute sono enormi. “Il latte acquistato sul web è ben lungi dall’essere un’alternativa ideale, poiché espone i neonati ad agenti microbiologici e chimici” hanno affermato gli esperti della Queen Mary University di Londra. In effetti, il latte venduto su internet ha un rischio maggiore di essere contaminato da batteri e da altre sostanze. Inoltre, nessuno si accerta che le mamme donatrici siano sane e non siano affette da malattie come epatite C o Hiv. Senza dimenticare che le condizioni non sempre ideali di raccolta, conservazione e trasporto possono alterare in vari modi il liquido così prezioso.