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Meno tumori e ipertensione per le mamme che scelgono l’allattamento al seno per il bebè. La bella notizia, anche per il budget del Servizio sanitario nazionale, poiché permette un notevole risparmio, arriva dallo studio dell’Harvard Medical School e dell’Universrtà di Pittsburgh, pubblicato dalla rivista scientifica Obstetrics and Gynecology.
Benefici per bebè e mamma
Che l’allattamento al seno faccia bene ai neonati è un dato ormai consolidato, non solo perché permette di crescere in maniera sana ma anche perché rinforza il sistema immunitario e previene l’obesità. Quello che forse ancora non si sapeva è che allattare al seno porta benefici anche alle mamme poiché, secondo recenti studi, le protegge da diverse malattie, come il tumore al seno e all’ovaio, l’ipertensione, il diabete di tipo 2 e l’infarto. “Secondo le nostre simulazioni – scrivono gli autori – se il 90% delle mamme allattasse al seno per un anno dopo ogni nascita, si avrebbero negli Usa 53mila casi in meno l’anno di ipertensione, quasi 14mila attacchi cardiaci e 5mila tumori al seno in meno. Questo equivale a un risparmio di 869 milioni di dollari di costi diretti per la sanità e 14 miliardi di dollari in costi indiretti per la società”.
Meno tumori al seno
Con l’allattamento al seno si riduce il rischio di tumore alla mammella, che diminuisce ulteriormente in base a quanti più figli si sono allattati e quanto più a lungo è durato l’allattamento. Anche per l’utero ci sono effetti benefici perché ritorna più facilmente alle sue condizioni originarie grazie al rilascio di ossitocina.
Combatte la depressione
L’allattamento migliora inoltre la circolazione del sangue, con possibilità ridotte di infarto. Secondo i ricercatori dell’Harvard Medical School e dell’Universirtà di Pittsburgh, allattare al seno riduce poi il rischio di osteoporosi in menopausa. E, infine, gratifica psicologicamente la donna e combatte la depressione post parto.