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L’Italia sarà l’unico Paese europeo insieme alla Francia ad avere una regolamentazione ministeriale sulla donazione del latte umano, con il contributo della Città della Salute e della Scienza. Sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, sono state pubblicate le prime “linee di indirizzo nazionale per l’organizzazione e la gestione delle banche del latte umano donato”, un documento che costituisce un traguardo importante per la pediatria italiana.
Un lavoro torinese per la salvaguardia dell’infanzia
Il documento è stato messo a punto da un gruppo di lavoro, di cui ha fatto da capofila il professor Enrico Bertino, direttore della Neonatologia universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino, dove opera una delle più grandi banche del latte umano europee.
I bambini più bisognosi
Per molti bambini, soprattutto quelli più critici e prematuri, ricoverati in terapia intensiva, il latte materno può non essere disponibile almeno nel primo periodo dopo il parto: in questi casi è di grande importanza poter disporre del “latte umano di banca”, un vero e proprio farmaco salvavita.
I vantaggi del latte umano
I vantaggi dell’uso del latte umano donato sono una migliore tolleranza dell’alimento e una riduzione di enterocolite necrotizzante (Nec, malattia che può portare a perforazione intestinale e essere mortale nei neonati pretermine). Il latte materno ridurrebbe (nel lungo periodo) anche l’ipertensione arteriosa e il diabete.
Nec, l’enterocolite necrotizzante
L’incidenza complessiva di Nec nei prematuri è di circa il 6-7%, mentre quella nei centri con uso esclusivo di latte umano scende intorno all’1-2%. Considerando che la mortalità per Nec è intorno al 30%, ogni mille nati prematuri si avranno 21 decessi per Nec nei bimbi alimentati con latte artificiale e 3–6 decessi in quelli alimentati con latte umano esclusivo.
Le linee di indirizzo nazionale
Le linee di indirizzo nazionale, sancite dall’accordo tra il Governo, le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano, sono finalizzate a garantire standard di qualità uniformi su tutto il territorio nazionale, così come avvenuto per la donazione degli emoderivati.