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In questi mesi sono sorti molti quesiti in merito alla questione allattamento, latte materno e Covid-19. Una delle domande più comuni che si sono posti esperti e neomamme è se le donne in gravidanza e in allattamento possano vaccinarsi. Un altro interrogativo frequente è se gli anticorpi prodotti dall’organismo delle mamme in seguito alla somministrazione del vaccino riescano, attraverso il latte, ad arrivare al bebè e in qualche modo a proteggerlo. Secondo un recente studio italiano sembra proprio di sì. Ecco come il latte materno trasmette gli anticorpi Covid.
Allattamento e Covid: le donne che allattano possono essere vaccinate contro il Sars-CoV-2?
Se all’inizio c’erano dei dubbi, con il tempo sono stati dipanati: le donne in gravidanza e in allattamento possono essere vaccinate contro il Covid-19. La neomamma può continuare tranquillamente a dare il latte al suo bebè senza alcun problema anche subito dopo aver ricevuto il farmaco e fra una dose e l’altra. Per quanto riguarda il neonato continuerà a seguire il normale calendario vaccinale (ist) previsto per l’infanzia.
Latte materno protegge dal Covid?
Il latte materno rappresenta il miglior alimento possibile per i neonati: non solo fornisce tutte le sostanze di cui i bebè hanno bisogno, ma trasmette loro anche anticorpi protettivi. Secondo diversi studi, questo meccanismo di protezione si verifica anche nel caso del Covid-19: sembra, infatti, che le donne positive al Sar-CoV-2 trasmettano, proprio attraverso il latte, anticorpi contro il virus all’organismo dei bambini, aiutandoli anche a produrre autonomamente difese immunitarie.
Latte mamme vaccinate trasmette anticorpi ai bimbi?
Anche il latte delle mamme vaccinare contiene anticorpi protettivi contro il Covid-19. La conferma arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori italiani, del Dipartimento Materno Neonatale dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste in collaborazione con la Struttura di Diagnostica Avanzata Microbiologica Traslazionale dello stesso Istituto.
La ricerca ha coinvolto dottoresse, ostetriche e infermiere in età fertile dipendenti dell’ospedale, vaccinate precocemente in quanto lavoratrici della Sanità, e alcune neomamme vaccinate di Trieste. Tutte sono state sottoposte ad alcune indagini per valutare la presenza nel latte di anticorpi IgG specifici contro il virus responsabile del Covid-19. Ebbene, i risultati hanno confermato che sia il siero materno (ovvero il colostro) sia il latte contengono anticorpi anche a distanza di quattro mesi dalla seconda dose vaccinale.
“Le IgG sono immunoglobuline, cioè anticorpi che esplicano la loro azione di difesa dalle malattie attraverso il sistema ematico (il sangue). In generale, era già nota la presenza delle IgG nel latte materno, ma non si sapeva se quelle prodotte in seguito alla vaccinazione contro il Covid fossero a loro volta presenti. Lo studio attuale lo conferma: le IgG anti-Covid prodotte dal vaccino sono presenti nel latte materno. La cosa è particolarmente rilevante dato il loro ruolo cruciale nell’immunità neonatale” hanno spiegato gli autori.