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Una buona notizia per le neomamme che nutrono al seno il proprio bebè: il latte materno protegge contro il Covid-19. È un altro beneficio che si aggiunge a quelli, già noti da tempo, del latte della mamma. Si tratta infatti di un alimento perfetto per la crescita del bambino, perché fornisce nutrienti essenziali in proporzioni perfette. Inoltre il gesto di allattare il piccolo, tenendolo tra le braccia, occhi negli occhi, favorisce il legame affettivo e rassicura il piccolo.
Anticorpi da mamma a bambino
Oltre a tutti questi benefici, è riconosciuto l’effetto protettivo del latte materno contro le infezioni, grazie al passaggio di immunoglobuline e fattori bioattivi che dall’organismo materno raggiungono il neonato attraverso un gesto naturale come la nutrizione.
Ora la Società Italiana di Neonatologia ha posto l’accento su un altro importante lato positivo della nutrizione al seno. Si è scoperto, infatti, che anche gli anticorpi anti-SARS-CoV-2 sono trasmessi dalla madre al neonato durante l’allattamento, a seguito dell’infezione naturale o della vaccinazione. In altre parole, il latte materno protegge contro il Covid-19.
Da recenti studi è emerso che, in seguito all’infezione da coronavirus, nel latte della donna sono presenti anticorpi specifici fino a 10 mesi dopo il parto. Anche nella mamma che ha ricevuto il vaccino a mRNA, attualmente consigliato in Italia, si verifica una costante presenza di anticorpi specifici anti-coronavirus, presenti due settimane dopo la prima dose di vaccino, che si intensificano dopo due settimane dalla seconda dose.
I neonati sviluppano difese adeguate
Il latte materno protegge dal Covid-19 anche con un effetto indiretto. Infatti, secondo uno studio condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e pubblicato su Jama Network Open, il latte delle madri contagiate dal virus aiuta i neonati a sviluppare proprie difese immunitarie contro il Covid-19.
La mamma protegge il bambino nei primi giorni e mesi di vita grazie al trasferimento dei propri anticorpi attraverso la placenta. Se la donna allatta al seno, inoltre, trasferisce al bambino gli anticorpi IgA, detti mucosali, perché prodotti dalle mucose del tratto respiratorio e dell’intestino materni, che aiutano il neonato proprio contro le infezioni alle mucose, come il raffreddore e l’influenza.
I ricercatori hanno studiato il funzionamento di questo meccanismo di protezione, scoprendo che nel sangue della donna gli anticorpi specifici per il virus erano presenti a due mesi dal parto, ma non a 48 ore. Il sistema di difese ha, infatti, bisogno di due settimane di tempo per produrre le immunoglobuline IgG. Nel latte, invece, gli anticorpi specifici di tipo IgA erano presenti già a 48 ore dal parto.
Latte materno come un vaccino
A distanza di 48 ore, dunque, i bambini allattati al seno presentavano nella saliva anticorpi mucosali specifici contro il Covid-19 che gli altri neonati non presentavano. A distanza di due mesi, questi anticorpi continuavano a essere presenti anche se le mamme avevano smesso di produrli.
Secondo i ricercatori insomma il latte materno protegge contro il Covid-19 in due modi, sia trasferendo al bambino gli anticorpi prodotti dalla madre, sia aiutandolo a produrre in modo autonomo le sue difese. Il meccanismo sembra essere simile a quello di un vaccino. Le IgA prodotte dalle madri contagiate si legano alla proteina Spike espressa sulla superficie del virus formando una molecola che si trasferirà dalla mamma al neonato tramite l’allattamento. Il complesso IgA-Spike ereditato dalla madre stimola il sistema di difesa a produrre anticorpi contro il SARS-COV-2. Per questo il neonato è in grado di produrre proprie IgA protettive.
Fonti / Bibliografia
- https://www.sin-neonatologia.it/wp-content/uploads/2020/05/SIN.COVID19-10-maggio.V3-Indicazioni-1.pdf
- Immune Response of Neonates Born to Mothers Infected With SARS-CoV-2 | Pediatrics | JAMA Network Open | JAMA NetworkThis cohort study characterizes the systemic and mucosal antibody production 48 hours and 2 months after parturition in mothers infected with SARS-CoV-2